Il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano celebra il suo cinquantesimo anniversario con un’edizione ambiziosa e di ampio respiro, abbracciando l’intera Valdichiana Senese, designata Capitale Toscana della Cultura.
Un traguardo che consolida il festival come fulcro di innovazione artistica e dialogo culturale, un vero e proprio laboratorio dove tradizione e avanguardia si fondono in un’esperienza unica per il pubblico.
Dall’11 al 27 luglio, sette comuni si trasformeranno in palcoscenici aperti, accogliendo una straordinaria concentrazione di talenti provenienti da tutta Europa: oltre 340 artisti, interpreti di un cartellone eclettico che spazia dall’opera sinfonica alla musica da camera, dalla danza alle performance artistiche.
Un’offerta diversificata, arricchita da 22 prime assolute, di cui 17 inedite, testimonianza dell’impegno del Cantiere a promuovere la creazione contemporanea e il talento emergente.
La direzione artistica di Mariangela Vacatello ha concepito un festival itinerante, pensato per valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico del territorio.
L’apertura, con la vigorosa interpretazione di “Cavalleria Rusticana” in piazza Grande, introduce un percorso che intreccia grandi opere del repertorio e nuove produzioni.
La Fortezza di Montepulciano ospita una retrospettiva a cura di Paolo Barcucci e Antonio Fatini, un omaggio alla storia e all’evoluzione del Cantiere, mentre il Castello di Sarteano accoglie la compagnia Teatro Arrischianti con la suggestiva rappresentazione de “L’assemblea degli animali”.
Al centro dell’edizione del cinquantesimo, un approfondimento sul pensiero utopico che ha ispirato la fondazione del Cantiere da parte di Hans Werner Henze.
Le giornate di ricerca “Esplorare Utopia”, curate da Filippo Del Corno, offriranno un’occasione unica per riflettere su questa visione, con la partecipazione di figure di spicco come Riccardo Chailly, che condividerà la sua esperienza e il suo sguardo critico.
Un’occasione per analizzare le implicazioni dell’utopia nel contesto artistico e sociale contemporaneo, aprendo un dialogo tra generazioni di artisti e pensatori.
Il programma include la prima assoluta dell’opera “Maxima Immoralia” del compositore Orazio Sciortino, un’opera che promette di stimolare la riflessione e la discussione, e una nuova coreografia della Compagnia Cantiere Danza, firmata da Giovanni Napoli.
Il concerto di chiusura, con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Alessandro Bonato e Mariangela Vacatello alla tastiera, omaggerà Čajkovskij, concludendo un percorso artistico intenso e appagante.
Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sottolinea l’importanza del Cantiere come patrimonio culturale e artistico di valore inestimabile, un motore di sviluppo per il territorio e un punto di riferimento per l’intera regione.
Il festival si conferma come crocevia di talenti e idee, capace di attrarre pubblico e operatori da tutto il mondo, consolidando l’immagine della Toscana come regione all’avanguardia nel campo dell’arte e della cultura.
Il programma completo è disponibile sul sito della Fondazione Cantiere, invitando il pubblico a immergersi in un’esperienza artistica indimenticabile.