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Marche a energia zero: il PREC 2030 per un futuro sostenibile

Il futuro energetico delle Marche si proietta verso un orizzonte 2030 caratterizzato da una transizione decisa e strutturata, delineata dal Piano Regionale Energia e Clima (PREC) 2030 recentemente approvato dalla Giunta regionale.
Più che un semplice piano operativo, il PREC 2030 rappresenta una visione strategica volta a rimodellare il sistema energetico marchigiano, mirando a un equilibrio virtuoso tra sostenibilità ambientale, sviluppo economico e partecipazione civica.

L’ambizione primaria è quella di accelerare la decarbonizzazione del tessuto produttivo e dei consumi, con un focus preponderante sulle fonti rinnovabili.

Sebbene diverse tecnologie vengano considerate, il fotovoltaico e l’eolico emergono come pilastri fondamentali, destinati a un’espansione significativa.
L’approccio scelto si allinea a principi di ottimizzazione dello spazio e minimizzazione dell’impatto paesaggistico, favorendo l’installazione di impianti su edifici esistenti (in particolare tetti), aree industriali dismesse, zone già urbanizzate e, in una prospettiva più innovativa, in mare aperto.
Il PREC 2030 non si limita a promuovere la generazione di energia pulita, ma punta a trasformare radicalmente il modo in cui l’energia viene consumata e distribuita.

L’autoconsumo, inteso come la capacità di prosumer (produrre e consumare) energia a livello locale, è incentivato attraverso strumenti finanziari e semplificazioni burocratiche, promuovendo l’indipendenza energetica e la riduzione dei costi per i cittadini e le imprese.

Un elemento distintivo del piano è la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Queste realtà cooperative, basate sulla condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresentano un modello di transizione energetica partecipativo, capace di generare benefici economici, sociali e ambientali a livello locale, rafforzando il senso di appartenenza e la consapevolezza energetica dei cittadini.
Per affiancare la produzione di energia pulita, il PREC 2030 introduce un’iniziativa pionieristica: la creazione di tre “Valli dell’Idrogeno”, due nell’area Anconetana e una nell’Ascolano.

Queste valli costituiranno dei poli di sviluppo dell’idrogeno verde, prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua utilizzando energia rinnovabile.

L’idrogeno, a sua volta, potrà essere impiegato come vettore energetico per settori difficili da decarbonizzare, come l’industria pesante, i trasporti a lungo raggio e l’accumulo di energia.
La creazione di queste valli stimolerà l’innovazione tecnologica, attrarrà investimenti e creerà nuove opportunità di lavoro specializzato.

Parallelamente, il piano prevede un’ampia gamma di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori: abitazioni, imprese, trasporti e reti elettriche.
Ciò include incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, l’adozione di tecnologie a basso consumo in ambito industriale, la promozione della mobilità sostenibile e l’ammodernamento delle infrastrutture di rete per ridurre le perdite di energia e ottimizzare la distribuzione.
In definitiva, il PREC 2030 delle Marche ambisce a posizionare la regione come un laboratorio di transizione energetica, capace di coniugare obiettivi ambientali, sviluppo economico e partecipazione civica, tracciando un percorso verso un futuro più sostenibile e resiliente.

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