L’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede esprime profonda indignazione e sconcerto per l’accaduto durante l’Incontro mondiale sulla fraternità umana tenutosi nell’atrio della Basilica di San Pietro. La contaminazione del luogo da un discorso palesemente antisemita ha suscitato forte disapprovazione e preoccupazione. In un contesto dedicato alla promozione della pace e della costruzione di un mondo più umano, è stato permesso lo svolgimento di un intervento propagandistico basato su menzogne e falsità.In una nota ufficiale rilasciata dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede in seguito al Meeting sulla Fraternità umana, si denuncia il grave episodio avvenuto durante l’evento nel Vaticano. Il riferimento alla pulizia etnica a Gaza, mentre Israele continua ad agevolare quotidianamente l’ingresso di consistenti aiuti umanitari nella regione, viene definito come un paradosso orwelliano. È motivo di rammarico che un discorso così offensivo sia stato pronunciato senza che nessuno abbia sentito il dovere morale di intervenire per porvi fine, lasciando che tale vergogna si diffondesse impunemente.Questo spiacevole episodio rappresenta un ennesimo segnale dell’esistenza ancora vivida dell’antisemitismo e dei pregiudizi nei confronti degli ebrei. L’ambasciata ribadisce la necessità urgente di contrastare tali manifestazioni discriminatorie e offensive, promuovendo invece il dialogo costruttivo, il rispetto reciproco e la solidarietà tra tutti i popoli.
Indignazione e preoccupazione per discorso antisemita al Meeting sulla Fraternità umana
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