Il governo britannico, guidato da Rishi Sunak, ha preso una decisa posizione nei confronti della Cina convocando l’ambasciatore cinese a Londra presso il Foreign Office per esprimere un forte messaggio di protesta riguardo alle presunte infiltrazioni di Pechino nel Regno Unito. Questa mossa è stata scatenata dall’incriminazione di tre cittadini britannici, tutti legati in passato o attualmente alle forze dell’ordine britanniche, due dei quali di origine cinese. Queste persone sono state arrestate con l’accusa di aver fornito assistenza ai servizi segreti di Hong Kong, ex colonia britannica restituita alla sovranità cinese nel 1997. L’escalation delle tensioni tra i due paesi riflette la crescente preoccupazione per le attività sospette condotte da agenti stranieri sul suolo britannico e mette in evidenza la necessità di difendere la sicurezza nazionale e l’integrità del Regno Unito. Il governo britannico si sta adoperando per contrastare qualsiasi interferenza esterna che possa minare la sovranità e la stabilità del paese, dimostrando fermezza nel proteggere i propri interessi e nell’affermare la propria autodeterminazione politica.
Il governo britannico affronta la Cina: tensioni e difesa della sovranità nazionale
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