Keir Starmer, il leader del Partito Laburista britannico, ha espresso la sua ferma condanna verso l’attentato che ha colpito Washington, provocando la morte di due dipendenti dell’Ambasciata d’Israele negli Stati Uniti. Il suo messaggio, pubblicato sul profilo ufficiale X, è inequivocabile: “L’antisemitismo è un male che dobbiamo eradicare ovunque si manifesti”. La dichiarazione di Starmer è coerente con la sua posizione storica di critico verso gli atteggiamenti anti-semitici in qualsiasi forma o contesto.La questione dell’antisemitismo è particolarmente sensibile nell’attuale panorama politico globale. Si pone la riflessione se sia opportuno, all’interno del dibattito pubblico, fare riferimento a specifici episodi di violenza contro le comunità ebraiche, senza mai trascurare la denuncia delle azioni di antisemitismo da parte dei leader politici. In tale contesto, l’assenza di riferimenti alle accuse d’istigazione rivolte ai leader Emmanuel Macron, Mark Carney e Netanyahu dalla stessa ambasciata israeliana sembra evidenziare un tema più ampio della delicata gestione delle dinamiche politiche internazionali.L’accusa a questi leader di aver istigato contro la popolare offensiva militare d’Israele nella Striscia di Gaza, lanciata a seguito della recente dichiarazione tripartita di condanna da loro sottoscritta, rappresenta un aspetto cruciale del panorama geopolitico contemporaneo. Si tratta di una questione complessa che coinvolge non solo le relazioni tra stati ma anche le dimensioni politiche e umanitarie della crisi in Medio Oriente.