sabato 26 Luglio 2025
29.5 C
Rome

Sicurezza urbana: Comuni chiedono più risorse e coordinamento.

La crescente percezione di insicurezza che permea il tessuto urbano italiano richiede un intervento strutturale, ben oltre l’emanazione di provvedimenti emergenziali.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Gaetano Manfredi, sottolinea come la sicurezza urbana sia intrinsecamente legata a un’adeguata dotazione di risorse finanziarie, un’organizzazione efficiente e un coordinamento sinergico tra i diversi attori coinvolti.

L’impegno del Governo, con un raddoppio dei fondi destinati ai Comuni, rappresenta un passo nella giusta direzione, ma la sfida è trasformare queste risorse in azioni concrete e durature.
L’incontro imminente con il Ministro dell’Interno, Pieraldo Piantedosi, mira a definire strumenti operativi da includere nella prossima legge di bilancio, al fine di potenziare la capacità di risposta dei Comuni in materia di sicurezza, nel pieno rispetto delle loro competenze.

Un elemento cruciale è il rafforzamento della Polizia Locale, corpo di polizia di prossimità che, per sua natura, è particolarmente adatto a intercettare e prevenire fenomeni di microcriminalità.
L’auspicio è quello di disporre di risorse straordinarie per nuove assunzioni, ma anche di investimenti mirati in tecnologie avanzate come sistemi di videosorveglianza intelligenti e illuminazione pubblica strategica, capaci di deterrenza e di miglioramento della vivibilità urbana.
Le preoccupazioni dei sindaci, trasversali agli schieramenti politici, si concentrano in particolare sulla gestione del presidio territoriale nelle ore serali e notturne, momenti più esposti a fenomeni di criminalità predatoria.

L’ANCI ha avviato un confronto anche con il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per affrontare il problema dei recidivi, un fenomeno che aggrava la percezione di impunità e alimenta la frustrazione dei cittadini.
L’analisi dei dati rivela una significativa sovrapposizione nei profili dei soggetti coinvolti in episodi di scippi e borseggi, suggerendo la necessità di interventi specifici e personalizzati, che vadano oltre la semplice sanzione amministrativa.
Parallelamente, l’efficacia dell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare la capacità dei Comuni di affrontare le sfide socio-economiche e di sicurezza.

I Comuni gestiscono progetti per un valore di circa 26,5 miliardi di euro, su un totale di 194,4 miliardi complessivi del PNRR.

I dati attuali indicano che il 92% dei progetti è in fase conclusiva o in corso di realizzazione, e il 56% delle opere è già collaudata o in procinto di esserlo.

Tuttavia, permangono criticità legate alla lentezza nell’erogazione dei fondi da parte del Governo, che ha ritardato i pagamenti ai fornitori e alle imprese, compromettendo la fluidità dei lavori.

Il riconoscimento di questi debiti pregressi, pari a diversi miliardi di euro, è un imperativo per garantire la continuità degli interventi e rafforzare la fiducia dei Comuni nell’attuazione del PNRR.

Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile restituire ai cittadini la serenità e la sicurezza che meritano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -