Riforma del Premierato: fase cruciale in Senato, Casellati esprime rammarico per mancanza di condivisione con le opposizioni.

La riforma del Premierato è un tema di grande attualità che ha tenuto banco per ben 5 mesi e mezzo in commissione al Senato. Oggi, finalmente, si concluderà la discussione generale in Aula e da domani si entrerà nel vivo degli emendamenti. È indubbiamente una fase cruciale e attiva della discussione, come sottolineato dalla ministra per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati durante il ‘Meeting del Made in Italy’ a palazzo Wedekind a Roma. Tuttavia, la ministra ha espresso il suo rammarico per non essere ancora giunti a un punto di condivisione con le opposizioni, auspicando possibili ripensamenti da parte loro.Con grande delusione, Casellati ha evidenziato di trovarsi di fronte a ben 3000 emendamenti in Aula senza alcuna proposta alternativa: un segnale di ostruzionismo che definisce come un vero e proprio schiaffo alla volontà di riformare. “Non è così che si procede con una riforma dopo aver cercato un terreno comune e tentato una condivisione”, ha sottolineato la ministra.Le basi su cui poggia questa importante riforma sono due pilastri fondamentali. Da un lato c’è l’importanza della stabilità dei governi: essa garantisce credibilità internazionale e favorisce la fiducia dei mercati. Dall’altro lato, vi è la questione dell’elezione diretta del presidente del Consiglio, elemento chiave per garantire maggiore trasparenza e legittimità al sistema politico italiano.In un contesto politico complesso e caratterizzato da forti contrasti, è essenziale trovare forme di dialogo e confronto costruttivo al fine di perseguire il bene comune e garantire un futuro più solido ed efficiente per il Paese. La riforma del Premierato rappresenta dunque una sfida importante ma necessaria per affrontare le sfide del presente e costruire le basi per un’Italia più moderna e funzionale alle esigenze dei cittadini.