Celebrazione del passato: l’anello rinvenuto tra la fusione di live action e animazione. Un connubio che sorprende e incanta.

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22 gennaio 2024 – 19:13

Su Rai3 un documentario commovente sull’importanza delle relazioni umane, che ci ricorda di non dimenticare mai il valore dell’amicizia.

“L’Anello Ritrovato” è un’opera cinematografica che mescola il live action con l’animazione, raccontando una toccante storia di amicizia ambientata ai giorni nostri. Il film affronta un argomento doloroso e drammatico: il rastrellamento nazista degli ebrei di Roma nell’ottobre 1943. In occasione del Giorno della Memoria, questa nuova produzione originale, realizzata da Stand by me in collaborazione con Rai Kids e con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma, rende omaggio alla vera storia di Giacomo Moscati. Questo giovane adolescente ha vissuto il terribile “Ricatto dell’oro” imposto dai nazisti agli ebrei di Roma durante l’occupazione del 1943.Il film sarà trasmesso venerdì 26 gennaio alle ore 16 su Rai 3, sabato 27 alle ore 17:50 su Rai Gulp e sarà disponibile anche su RaiPlay. La presentazione ufficiale si è svolta presso la sede RAI di Viale Mazzini, alla presenza di giovani studenti attenti provenienti dalla scuola primaria “Vittorio Alfieri” di Roma. Durante l’evento, i protagonisti del film e il regista hanno risposto alle numerose domande dei ragazzi.Gli attori Mariandrea Cesari e Liam Mario Nicolosi interpretano rispettivamente i personaggi di Cecilia e David. Cecilia è una ragazza torinese che si imbatte in eventi misteriosi legati al passato, desiderosa di far emergere la verità nascosta nella memoria. David è l’amico d’infanzia di Cecilia e la accompagna in questa nuova avventura investigativa.La giovane Cecilia si reca a Roma per partecipare alla cerimonia del Bar Mitzvah del suo amico, un importante rito ebraico che segna il passaggio all’età adulta. Durante la visita, i due ragazzi scoprono un misterioso anello d’oro con le iniziali G.M., nascosto all’interno di un orologio. Questo ritrovamento li conduce alla storia del proprietario dell’anello, Giacomo Moscati, e della sua amicizia con Samuele Pontecorvo, il possessore di un anello identico.Attraverso una vera e propria indagine e grazie alla visita dei luoghi simbolo del ghetto di Roma, come il Museo Ebraico, l’Archivio Storico della Comunità e il Tempio Spagnolo, Cecilia e David riescono a collegare i due anelli al tragico ricatto dell’oro del 1943. Alla fine, scoprono la storia di Giacomo Moscati.La vicenda storica ha origine nel settembre ’43 quando, dopo l’occupazione nazista di Roma, Herbert Kappler, comandante della Gestapo nella città, ordinò alla Comunità Ebraica di consegnare 50 kg d’oro entro 36 ore o altrimenti sarebbero stati deportati 200 ebrei. Gli ebrei romani si mobilitarono per cercare di salvarsi e tra loro c’era anche Moscati che contribuì con un anello d’oro ricevuto per il suo Bar Mitzvah, inciso con le sue iniziali.Durante la presentazione del film, la giovane protagonista ha dichiarato: “Sono convinta che questo cortometraggio possa sensibilizzare le persone. È come coltivare un giardino di rose senza spine. Questa esperienza è stata molto emozionante per me, perché mi ha permesso di esprimere tutte le emozioni che questa storia mi ha regalato”. Simona Ercolani, CEO e direttrice creativa di Stand By Me, ha sottolineato il prezioso lavoro di ricostruzione della Comunità Ebraica dell’epoca e dei luoghi presenti nel cortometraggio, tutti autentici. Sono state unite diverse storie vere per creare l’opera.Alla presentazione era presente anche il nipote di Giacomo Moscati che ha ricordato come dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, la sua famiglia fu costretta a cercare rifugio per nascondersi. Per nove mesi furono ospitati e protetti dalla

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