Roberto Salis, padre dell’attivista Ilaria detenuta da mesi a Budapest, ha espresso la speranza di poter riabbracciare presto sua figlia, nonostante l’incertezza sulla data della sua scarcerazione. Salis è giunto in Ungheria con la moglie per incontrare Ilaria in carcere e coordinarsi con l’avvocato Gyorgy Magyar per il trasferimento del bonifico necessario al processo legale. L’attesa si protrae ancora poicheeacute; il denaro non è ancora arrivato in Ungheria e i tempi di elaborazione amministrativa sono incerti.La terza udienza del processo è prevista per venerdì, durante la quale verranno ascoltati testimoni e una vittima, che finora non hanno fornito prove significative. Tuttavia, Salis rimane cauto riguardo agli sviluppi futuri, consapevole delle incertezze che caratterizzano il sistema legale ungherese. In vista dell’udienza, verrà lanciata una campagna sui social media con l’hashtag #iostoconilaria per raccogliere messaggi di solidarietà e sostegno.Salis si dichiara grato per il supporto ricevuto dalla comunità internazionale e sottolinea l’importanza di difendere i diritti umani in ogni contesto. La mobilitazione sociale a favore di Ilaria rappresenta un segnale positivo di solidarietà e impegno civile che conforta la famiglia in attesa della risoluzione della vicenda giudiziaria.
“Padre di attivista detenuta a Budapest spera nel ritorno della figlia: incertezza sulla scarcerazione”
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