Lunedì 2 giugno, alle prime luci dell’alba, un’immagine si è impressa nei sistemi di videosorveglianza di Bologna: un uomo, Gennaro Maffia, 48 anni, con lo zaino in spalla e un bagaglio che suggeriva un viaggio improvviso, si allontanava dall’appartamento in Piazza dell’Unità, in Bolognina, diretto verso l’aeroporto Guglielmo Marconi. Quello che gli investigatori della squadra mobile, sotto la direzione del procuratore Tommaso Pierini, avrebbero poi ricostruito, con un’indagine complessa e rapida, rivelava una tragica verità: Maffia stava fuggendo dopo aver commesso un duplice omicidio.Le vittime erano Luca Gombi, 50 anni, e Luca Monaldi, 54 anni, scoperti senza vita nel loro appartamento. Uomini che, regolarmente, avevano concesso a Maffia una stanza, un rifugio occasionale che ora si rivelava teatro di una violenza inaudita. Il contesto della tragedia, un appartamento in affitto, solleva interrogativi sulla natura del rapporto tra Maffia e le vittime, suggerendo una dinamica che andava oltre la semplice locazione.Le indagini, supportate da un’analisi meticolosa delle telecamere e dalla collaborazione con la Polaria, hanno rapidamente permesso di identificare Maffia e tracciarne le mosse. L’uomo, operaio edile in cerca di un nuovo impiego dopo un periodo di liquidazione che durava da un mese e mezzo, aveva pianificato la fuga con una precisione inquietante. L’acquisto di due biglietti aerei in contanti, un gesto che lascia poco spazio all’improvvisazione, ha confermato l’intento di allontanarsi rapidamente dal luogo del delitto.Il primo volo era diretto a Madrid, con partenza alle 12:00, il secondo a Barcellona, programmato per le 8:00 del mattino successivo. L’impegno e la coordinazione tra la polizia italiana, il Servizio Centrale Operativo (Sco), un esperto di sicurezza distaccato a Madrid e il servizio di cooperazione internazionale Polizia Fast (Fugitive Active Searching Team) hanno dimostrato un’efficienza straordinaria.Grazie alla rete internazionale di collaborazione, Maffia è stato individuato a bordo del volo per Madrid in pochi minuti. L’intercettazione è avvenuta a Barcellona, dove l’aereo era atterrato alle 10:35, ponendo fine alla sua fuga. L’arresto, fulmineo e preciso, testimonia l’importanza della cooperazione transnazionale nella lotta contro la criminalità e nella ricerca di latitanti, e solleva interrogativi sui motivi che hanno spinto Maffia a compiere un simile gesto violento e a pianificare una fuga così elaborata. Il caso apre ora un’indagine più approfondita per ricostruire le motivazioni alla base del duplice omicidio e il rapporto tra le persone coinvolte.
Fuga dopo un duplice omicidio: arrestato a Barcellona
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