lunedì, 9 Giugno 2025
PalermoPalermo CronacaAnna Valle: la mia esperienza al...

Anna Valle: la mia esperienza al Cannizzaro e l’umanità della cura.

Pubblicato il

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

L’esperienza di un percorso diagnostico e terapeutico in ambito senologico può rappresentare una prova emotiva e psicologica significativa, non solo per la persona che affronta la malattia, ma anche per i suoi familiari, spesso chiamati a ricoprire il ruolo di caregiver. Anna Valle, nota attrice siciliana, condivide con sincerità e commozione la propria esperienza personale, legata all’assistenza dedicata alla madre presso la Breast Unit del Dipartimento di Senologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.Il racconto di Anna Valle trascende la semplice testimonianza di un’assistenza medica di qualità; si configura come un inno all’umanità e alla dedizione professionale che caratterizzano l’équipe coordinata dalla Dottoressa Francesca Catalano. L’attrice sottolinea come l’approccio terapeutico sia stato permeato da un profondo senso di empatia, creando un ambiente accogliente e rassicurante che ha contribuito in modo significativo al benessere della madre.In un contesto spesso segnato da ansia e paura, l’esperienza vissuta da Anna Valle evidenzia l’importanza cruciale di un rapporto medico-paziente basato sulla fiducia e sulla comprensione. L’attrice descrive un team di infermieri e medici che non si limitano a curare la malattia, ma che si prendono cura della persona, stabilendo un contatto umano autentico, un riconoscimento individuale che va oltre la diagnosi clinica. Questo aspetto, sottolinea Anna Valle, è un elemento imprescindibile per affrontare con maggiore serenità un percorso delicato e complesso come quello oncologico.La testimonianza pone l’accento sulla sfida quotidiana che infermieri e medici devono affrontare, quella di bilanciare l’impegno professionale con la necessità di offrire un’assistenza realmente umana. Richiede energia, sensibilità e una profonda capacità di ascolto. Anna Valle, con gratitudine, riconosce di aver trovato questa qualità all’interno della Breast Unit del Cannizzaro, sottolineando l’impatto positivo che ha avuto sull’esperienza vissuta dalla madre. Il racconto si configura quindi come un prezioso omaggio a chi, con passione e dedizione, dedica la propria professionalità alla cura e al supporto dei pazienti oncologici, ricordando che la guarigione non è solo una questione medica, ma anche, e soprattutto, umana.

Ultimi articoli

Svolta nel processo Ilva: estromesse Riva e Regione Puglia

L'istruttoria preliminare in corso a Potenza, relativa al disastro ambientale che ha colpito l'area...

Disastro ferroviario: la Procura chiede condanne a 12 anni

Il processo d'appello per la tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016, che costò la...

Villa Pamphili: Indagini a oltranza tra tatuaggi e un bimbo.

La tragica scoperta in Villa Pamphili, a breve distanza dal corpo di una neonata,...

Custodia cautelare confermata: ergastolo per i cugini di Saman Abbas

La vicenda di Saman Abbas, la giovane donna di origine pakistana assassinata a Novellara,...

Ultimi articoli

Foti (Fondazione Magna Grecia): “Natalità non solo questione economica, ma culturale”

(Adnkronos) - “La denatalità è decisamente una questione culturale, perché la questione economica nei...

Energia, il blackout spinge i prezzi anche in Spagna: fine del ‘mito’ elettricità green a costo zero

(Adnkronos) - C'era una volta il mito della Spagna tutta elettricità green e a...

Mangone (Unisa): “I giovani credono nelle relazioni di prossimità”

(Adnkronos) - “I giovani tra i 18 e i 35 anni credono profondamente nelle...

Natalità, ricerca Fondazione Magna Grecia: “Fattore culturale e non solo economico”

(Adnkronos) - Che l’Italia sia un Paese con una forte criticità in ambito demografico...

Rocella: “Per fare famiglia serve famiglia, rafforzeremo centri come hub servizi”

(Adnkronos) - “È un rapporto che indaga proprio le motivazioni per cui non si...
- Pubblicità -
- Pubblicità -