“Luce e Memorie: Un Dialogo tra Firenze e Riga”La mostra “Luce e Memorie: Un Dialogo tra Firenze e Riga”, in programma presso il Museo Nazionale d’Arte Lettone di Riga dal 5 luglio al 30 novembre, offre un’occasione unica per esplorare un crocevia culturale e artistico. Il nucleo centrale dell’esposizione, incentrato sul tema della luce come elemento fondante dell’esperienza estetica, riunisce settantaquattro capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze e da una selezione significativa della collezione del Museo Nazionale Lettone d’Arte, in un confronto inedito per il Nord Europa.La mostra non si limita a presentare un panorama dell’arte italiana tra l’Unità d’Italia e il periodo tra le due guerre, ma si propone di rivelare le profonde connessioni storiche e artistiche che hanno legato l’Italia e la Lettonia in un periodo di intense trasformazioni. Il percorso espositivo, articolato attorno ai movimenti chiave che hanno segnato l’arte italiana – dai Macchiaioli, con la loro rivoluzionaria ricerca di effetti luminosi e di colore, al Divisionismo, che analizza la luce attraverso la scomposizione del colore, fino al Simbolismo, all’Espressionismo, al Futurismo e al Moderno Classicismo – crea un ponte ideale con la collezione del Museo Lettone, offrendo una prospettiva comparativa e arricchente.L’importanza della luce, non solo come elemento tecnico ma come principio filosofico e spirituale, si rivela come filo conduttore dell’esposizione. La luce, da semplice condizione visiva, diviene metafora di progresso, di risveglio culturale e di ricerca di identità, rispecchiando le aspirazioni di un’epoca in rapido cambiamento.Un aspetto cruciale della mostra è dedicato al periodo di intensa contaminazione reciproca tra Italia e Lettonia, un’epoca in cui numerosi artisti lettoni si recarono in Italia alla ricerca di ispirazione e formazione. Questi viaggi d’istruzione non furono semplici tour turistici, ma veri e propri percorsi di apprendimento, che permisero agli artisti lettoni di confrontarsi con i maestri del passato e di partecipare attivamente ai processi creativi italiani. L’esposizione mette in luce questi incontri significativi, attraverso opere di artisti come Kārlis Hūns, Jūlijs Feders, Vilhelms Purvītis, Janis Rozentāls, Johans Valters e Kārlis Zemdega, che dialogano con le tele di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giorgio de Chirico e Carlo Carrà.La mostra si configura quindi non solo come un omaggio all’arte italiana, ma anche come un’indagine sulla circolazione delle idee e delle influenze artistiche tra due nazioni, offrendo una nuova luce sulla storia dell’arte e sulla complessa relazione tra cultura e identità nazionale. Il ricco programma di eventi collaterali, tra cui cicli di approfondimenti scientifici intitolati “Luce dall’Italia”, intende ampliare ulteriormente la comprensione di questo dialogo transnazionale e stimolare la riflessione sul ruolo dell’arte come strumento di connessione e comprensione reciproca.
Luce e Memorie: Firenze-Riga, un Dialogo Artistico
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