24 gennaio 2024 – 12:45
Le due psicologhe del carcere di San Vittore sono state sottoposte a indagine per i reati di favoreggiamento e falso ideologico. La polizia penitenziaria ha effettuato una perquisizione presso i loro uffici in seguito alla redazione di una relazione dettagliata riguardante Alessia Pifferi. Quest’ultima è attualmente sotto processo a Milano per l’accusa di omicidio pluriaggravato, in quanto è stata ritenuta responsabile della morte per negligenza della sua figlia Diana, di soli 18 mesi, avvenuta nel luglio del 2022. La piccola è stata lasciata morire di stenti dopo che la madre l’ha abbandonata in casa per ben sei giorni consecutivi.L’indagine condotta sulle psicologhe del carcere mira a verificare il corretto svolgimento del test sul quoziente intellettivo effettuato su Alessia Pifferi. Tale test potrebbe fornire importanti elementi per comprendere lo stato mentale e le capacità cognitive dell’imputata al momento dell’incidente tragico.La gravità dei fatti accaduti ha suscitato grande indignazione nella società, poiché la vita innocente di una bambina è stata tristemente sacrificata a causa dell’abbandono materno. Il sistema giudiziario sta cercando di fare piena luce su questa vicenda, garantendo che ogni aspetto venga analizzato attentamente e che giustizia venga fatta.È fondamentale che le indagini sulle psicologhe siano condotte con rigore e imparzialità, al fine di accertare eventuali responsabilità o irregolarità nel loro operato. La perquisizione effettuata dalla polizia penitenziaria rappresenta un passo importante verso la ricerca della verità e della giustizia in questo caso così tragico.L’attenzione dell’opinione pubblica è focalizzata sul processo che si svolge a Milano, nella speranza che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che vengano comminate le pene previste dalla legge in caso di colpevolezza. È necessario che situazioni simili non si ripetano, affinché i diritti dei bambini vengano tutelati e rispettati in ogni circostanza.La società nel suo complesso deve riflettere su come prevenire simili tragedie, promuovendo una maggiore consapevolezza sui diritti dei minori e fornendo adeguato sostegno alle famiglie in difficoltà. Solo attraverso un impegno comune sarà possibile evitare che episodi così dolorosi si ripetano in futuro.