10 marzo 2024 – 19:45
L’opera d’arte del Bambino Migrante di Banksy a Venezia, minacciata dall’usura del tempo e dagli agenti atmosferici che ne stanno erodendo la bellezza cromatica, è ora posta sotto una rigida sorveglianza. Guardie private vigilano costantemente sulla statua per proteggerla da possibili atti vandalici in vista del suo imminente restauro, oggetto di accese discussioni. Questa decisione è stata presa da Banca Ifis, istituto finanziario che ha accolto l’appello per la salvaguardia dell’opera lanciato lo scorso ottobre dall’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Sarà proprio Banca Ifis a finanziare integralmente i lavori necessari per garantire la sicurezza e il mantenimento della scultura, un gesto che testimonia l’impegno nel preservare il patrimonio artistico e culturale della città lagunare. La sinergia tra enti pubblici e privati si rivela dunque fondamentale per tutelare e valorizzare opere di grande valore artistico come quella realizzata dal misterioso street artist britannico. La vicenda del Bambino Migrante rappresenta un esempio tangibile dell’importanza di proteggere e conservare il nostro retaggio artistico per le generazioni future, offrendo uno spunto di riflessione sul ruolo della cultura nella società contemporanea.