24 aprile 2024 – 07:34
Il clima politico si surriscalda in vista delle festività della democrazia, con il 25 aprile e il Primo maggio che diventano sempre più un terreno di scontro tra le varie fazioni. Mentre la sinistra considera queste celebrazioni come parte integrante del proprio patrimonio ideologico, la destra sembra affrontarle con una certa distanza e disinteresse. Matteo Salvini, ad esempio, decide di aprire le festività presentando il suo libro a Milano, scelta che suscita polemiche e critiche da parte dei sostenitori della Liberazione. Il sindaco Giuseppe Sala non perde tempo a condannare questa mossa come provocatoria e potenzialmente divisiva. L’Associazione dei partigiani si schiera dalla parte opposta, denunciando l’atteggiamento del governo nei confronti del 25 aprile. Anche Cecilia Strada si unisce al coro delle voci contrarie alla decisione di Salvini. Dall’altra parte, i dirigenti di Fratelli d’Italia preferiscono evitare il confronto diretto e minimizzano l’importanza delle celebrazioni: per loro, il 25 aprile è solo un giorno come un altro, da trascorrere lontano dalle polemiche cittadine. Tuttavia, la Destra non sembra intenzionata a cambiare atteggiamento o ad ammorbidire la propria posizione, continuando a mantenere una certa distanza emotiva rispetto alle festività nazionali.