Sfide e criticità nel mondo dell’arte e dello spettacolo: la lotta per la sopravvivenza degli attori

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Il mondo dell’arte e dello spettacolo si trova di fronte a una serie di sfide e criticità che mettono a rischio la sopravvivenza stessa della professione degli attori. Dai requisiti per accedere alla pensione, al riconoscimento dei minimi di lavoro, alla disparità tra le diverse figure professionali e tra uomini e donne, fino alla pressione sempre crescente dell’intelligenza artificiale, tutto contribuisce a creare un clima di incertezza e precarietà per chi svolge questo mestiere.Gli attori stessi lanciano l’allarme durante gli Stati generali delle attrici e degli attori, un momento di confronto tra professionisti del settore, istituzioni e politica. Si tratta di un’occasione non solo per chiamare tutti gli attori a partecipare attivamente alla difesa dei propri diritti, ma anche per contrastare i pregiudizi diffusi nell’opinione pubblica nei confronti di questa professione.Raffaele Buranelli, presidente del Registro degli attori italiani (Raai), sottolinea la mancanza di tutele per gli attori in ambito sanitario, familiare e previdenziale, evidenziando come la stragrande maggioranza di loro non arrivi mai a maturare una pensione dignitosa. La frammentazione all’interno della categoria viene respinta come strumento utilizzato per ignorare le legittime richieste degli attori.Monica Guerritore, vicepresidente del Raai, propone la creazione di un registro nazionale centralizzato per gestire il lavoro delle compagnie teatrali e critica l’accordo con le scuole che affida l’insegnamento del teatro ad attori amatoriali anzicheeacute; ai professionisti. L’attrice denuncia la perdita progressiva di dignità della categoria.Durante l’incontro emergono voci importanti come quella di Emanuela Grimalda che evidenzia le disuguaglianze tra ruoli maschili e femminili nel settore artistico. Il dibattito si anima anche su questioni contrattuali con la segretaria nazionale della Slc Cgil Sabina Di Marco.Le proposte avanzate da Michele Lo Foco del Consiglio Superiore del Cinema includono il ripristino dei casting tradizionali e l’introduzione di provini obbligatori per evitare l’eccessivo ricorso ai self-tape. Inoltre si discute sulla ripartizione del tax credit tra gli attori e sui criteri di finanziamento che favoriscono i distributori stranieri a discapito della produzione nazionale.In conclusione, emerge la necessità urgente di riforme strutturali nel settore dell’arte e dello spettacolo per garantire maggiore tutela e dignità agli attori italiani e preservare così una parte fondamentale della nostra cultura.

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