mercoledì 30 Luglio 2025
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Piceno, maltempo e fragilità: serve una svolta strategica.

La recente ondata di maltempo che ha colpito il Piceno, con particolare intensità nell’area ascolana e a San Benedetto del Tronto, ha riacutizzato una problematica strutturale che affligge il territorio marchigiano.

L’assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi, ha commentato l’evento a margine di una seduta del Consiglio regionale, sottolineando la necessità di un ripensamento strategico delle politiche di gestione del rischio idrogeologico.

Il quadro non presenta elementi di drammaticità immediata, pur manifestando un profondo disagio per le comunità colpite e l’evidente presenza di danni materiali.

Tuttavia, l’episodio, purtroppo non isolato, evidenzia una vulnerabilità intrinseca del Piceno, un territorio che si confronta con fenomeni meteorologici estremi con una frequenza preoccupante.
L’assessore ha richiamato l’attenzione sulla difficoltà intrinseca di prevenire eventi di tale portata, riconoscendo che, sebbene fosse stata emessa un’allerta gialla e ci si attendesse precipitazioni intense, l’impatto del nubifragio ha superato le aspettative.

Questa constatazione implica una riflessione critica non solo sulla precisione dei sistemi di previsione, ma soprattutto sulla capacità di adattamento e resilienza del territorio.
La risposta alle emergenze non può essere sufficiente; è imperativo investire in misure strutturali e di lungo termine.

Ciò implica una revisione dei sistemi di drenaggio, un rafforzamento delle infrastrutture idrauliche, una riqualificazione del territorio attraverso interventi di mitigazione del rischio, come la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la creazione di aree di esondazione controllata.

Parallelamente, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza del rischio idrogeologico tra la popolazione e rafforzare la collaborazione tra enti locali, istituzioni scientifiche e associazioni di volontariato.
L’educazione alla prevenzione, la pianificazione territoriale responsabile e l’adozione di pratiche agricole sostenibili rappresentano elementi cruciali per ridurre la vulnerabilità del Piceno e garantire la sicurezza delle comunità che lo abitano.

In definitiva, la sfida non è solo quella di affrontare le emergenze, ma di costruire un futuro più resiliente e sostenibile per il territorio.

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