sabato 2 Agosto 2025
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Venezia 82: Cinema italiano tra tradizione e nuove voci

La 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un crocevia imprescindibile per l’industria audiovisiva globale, si appresta ad accogliere un panorama di opere che riflettono la vitalità e la complessità del cinema italiano contemporaneo.
Dal 27 agosto al 6 settembre, la laguna veneziana si trasformerà in un laboratorio di idee e sperimentazioni, un luogo di incontro tra autori affermati e nuove promesse.
Quest’anno, l’Italia si presenta con un contingente di cinque film in concorso, un segnale di robustezza e diversità che testimonia la ricchezza del panorama cinematografico nazionale.

L’evento si aprirà con “La Grazia” di Paolo Sorrentino, un’opera attesa che, come anticipato, promette di incarnare l’estetica visionaria e l’approccio stilistico inconfondibile del regista.

Sorrentino, già acclamato a livello internazionale, porta in scena una narrazione che si preannuncia carica di simbolismi e suggestioni, pronta a catturare l’attenzione della giuria e del pubblico.
Ma l’attenzione non si limita al film d’apertura.

Il programma competitivo include “Elisa” di Leonardo Di Costanzo, un titolo che suggerisce un’indagine profonda e intimistica, forse incentrata su una figura femminile enigmatica e complessa.

Di Costanzo, regista di notevole sensibilità, si conferma un autore capace di scavare nell’animo umano con delicatezza e acume.
Segue “Duse” di Pietro Marcello, un’opera che si propone di rileggere la figura controversa e affascinante dell’attrice Eleonora Duse, una delle figure più importanti del teatro italiano.
Marcello, noto per il suo approccio sperimentale e per la sua capacità di mescolare documentario e finzione, offre una prospettiva innovativa e originale sulla vita e l’arte di una donna che ha segnato la storia dello spettacolo.

“Un film fatto per bene” di Franco Maresco si presenta come un titolo enigmatico e provocatorio, che lascia presagire un’opera che potrebbe affrontare temi complessi e controversi con un linguaggio diretto e senza compromessi.
L’attesa è alta per scoprire le intenzioni del regista e il significato nascosto dietro questo titolo così suggestivo.

Infine, “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, figura di spicco nel cinema documentaristico italiano, porta sullo schermo uno sguardo attento e compassionevole verso la realtà, un tentativo di comprendere le storie di persone che vivono ai margini della società.
Rosi, maestro nell’arte di raccontare il mondo senza filtri, offre al pubblico un’esperienza cinematografica intensa e coinvolgente.

La selezione, annunciata dal direttore Alberto Barbera, sottolinea la volontà di presentare al mondo un cinema italiano capace di coniugare tradizione e innovazione, di affrontare temi importanti con coraggio e originalità, e di rappresentare la complessità e la bellezza del nostro paese.

Venezia, ancora una volta, si conferma un palcoscenico privilegiato per celebrare il cinema come arte e come strumento di conoscenza.

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