sabato 2 Agosto 2025
19.7 C
Venezia

Venezia 82: Cinema del mondo in festa, tra innovazione e classici.

La 82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre, si preannuncia un crocevia di visioni e reinterpretazioni che scalfiscono il panorama cinematografico contemporaneo.

Sotto l’attenta direzione artistica di Alberto Barbera, ventuno opere provenienti da ogni angolo del mondo si contenderanno il prestigioso Leone d’oro, con una solida rappresentanza di cinque film italiani a testimoniare la vivacità del nostro cinema.
La selezione, densa di innovazione e riscritture di classici, abbraccia la sfida di autori affermati e la promessa di nuove voci.

Kathryn Bigelow, acclamata regista di “The Hurt Locker”, si confronta con tematiche atomiche in un nuovo progetto che promette una profonda riflessione sulla fragilità dell’esistenza.
Guillermo del Toro, maestro dell’horror fantastico, presenta una rielaborazione del mito di Frankenstein, un’opera che, si prevede, attingerà a una sensibilità moderna e a una straordinaria capacità visiva.
Yorgos Lanthimos, iconoclasta greco noto per il suo stile surreale e pungente, torna a stupire con “Bugonia”, un film che vede protagonista Emma Stone in un ruolo che, inevitabilmente, ne amplierà ulteriormente il ventaglio interpretativo.
Jim Jarmusch, figura di culto del cinema indipendente americano, approda in gara con “Father Mother Sister Brother”, un’opera a episodi che, con la sua struttura frammentata, indaga le dinamiche familiari e le connessioni umane in un mondo globalizzato.

La Mostra di Venezia accoglie anche il ritorno di Park Chan-wook, autore coreano acclamato per il suo stile visivo intenso e le narrazioni complesse.

A vent’anni da “Lady Vendetta”, il regista presenta “No Other Choice”, un film che, probabilmente, esplorerà temi di vendetta, giustizia e redenzione con la sua inconfondibile cifra stilistica.
Un omaggio alla letteratura e alla filosofia è segnato dall’adattamento di “Lo straniero” di Albert Camus firmato da François Ozon con “L’étranger”.

Questa operazione, complessa e stimolante, promette una lettura contemporanea del capolavoro esistenzialista, interrogando il significato dell’alienazione e dell’assurdo nell’era digitale.
La selezione generale riflette un’attenzione particolare alla sperimentazione formale, alla profondità dei contenuti e alla capacità di affrontare temi cruciali del nostro tempo, confermando la Mostra di Venezia come un osservatorio privilegiato sull’evoluzione del linguaggio cinematografico internazionale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -