lunedì 8 Settembre 2025
17 C
Venezia

Settimana della Critica a Venezia: due opere prime al via

La 40ª Settimana della Critica, un’istituzione di rilevanza cruciale all’interno della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (27 agosto – 6 settembre), si apre quest’anno con un corollario di opere prime che, al di là del mero esordio autoriale, configurano un affresco complesso e stratificato del cinema contemporaneo.
Due titoli spiccano in questa edizione, segnando un percorso inaugurale ricco di ambizioni: *Agon*, di Giulio Bertelli, e *Ore di Veglia (Waking hours)*, firmato da Federico Cammarata e Filippo Foscarini.
*Agon*, coproduzione italo-francese-americana, emerge come un’audace riflessione sulla competizione e l’identità femminile, veicolata attraverso la lente distorta di un contesto sportivo immaginario.
Il film segue le vicende di tre atlete, ognuna impegnata nelle discipline del tiro a segno, della scherma e del judo, durante la preparazione e la partecipazione ai “Giochi Olimpici di Ludoj 2024”.
Piuttosto che una celebrazione dell’eccellenza atletica, *Agon* si configura come un’esplorazione delle dinamiche politiche, sociali, tecnologiche e persino fisiche che plasmano la performance, in un parallelo suggestivo con figure storiche come Giovanna d’Arco, Cleopatra e Nadezhda Durova.
L’opera si immerge in un’atmosfera vagamente distopica, dove l’assenza di pubblico e la reiterazione rituale delle gare creano un cortocircuito paradossale tra gli ideali di fratellanza olimpica e la cruda realtà dell’agone.
La delegata generale Beatrice Fiorentino, nel suo videomessaggio, sottolinea come il film non si limiti a rappresentare uno sport, ma interroghi l’essenza stessa della competizione e il ruolo delle donne in un contesto globalizzato e sempre più artificiale.
In netto contrasto con la teatralità e l’iper-realismo di *Agon*, *Ore di Veglia (Waking hours)* adotta un approccio documentaristico rigoroso e immersivo, trasportando lo spettatore ai margini dell’Europa, in un territorio sospeso tra la speranza di una vita migliore e la disperazione della precarietà.

L’ambientazione, una foresta lambita da un confine metallico, diventa lo scenario di un’esistenza marginale, popolata da un clan di *passeurs* afghani in attesa di traghettare migranti attraverso un confine invisibile.
La notte, protratta in un tempo senza fine, diventa il fulcro di un’attesa carica di tensione e di incertezza.

Il film, secondo Fiorentino, “trasforma il margine in visione,” denunciando il confine non solo come linea divisoria fisica, ma anche come dispositivo di controllo sociale e politico.
*Ore di Veglia* offre uno sguardo inedito sulla crisi migratoria, mettendo a fuoco le storie individuali e le motivazioni di chi intraprende un viaggio disperato alla ricerca di un futuro migliore.

La Settimana della Critica celebra non solo un importante traguardo editoriale, ma anche il decimo anniversario di SIC@SIC, la sezione dedicata ai cortometraggi.
Questo doppio anniversario, lungi dall’evocare un senso di nostalgia, si configura come un’occasione per rinnovare l’impegno verso il futuro del cinema, un futuro che deve necessariamente confrontarsi con le tensioni e le contraddizioni del nostro tempo.

Ogni opera selezionata, secondo le parole di Fiorentino, è un catalizzatore di queste tensioni, un invito a riflettere e a interrogare le nostre certezze.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -