La capitale italiana si trasforma in un crocevia di inclusione sportiva, accogliendo con entusiasmo il primo incontro della Bingham Cup tra due squadre di rugby composte interamente da atleti in transizione. Questo prestigioso torneo internazionale ha radunato nella Città Eterna tremila rugbisti provenienti da ogni angolo del pianeta, divisi in 101 squadre, tra cui otto formazioni femminili e due esclusivamente composte da atleti in transizione. La Bingham Cup rappresenta l’apice dell’impegno ovale dell’International Gay Rugby (Igr), organizzazione riconosciuta da World Rugby come portavoce della comunità LGBTQI1A+ e del rugby inclusivo, e gode del sostegno fondamentale della Federazione Italiana Rugby (FIR).Il presidente dell’Igr, Bhuttu Mathews, ha espresso la propria gratitudine per l’opportunità di tenere questo torneo eccezionale nella suggestiva cornice di Roma: “Siamo lieti e onorati che questa edizione possa svolgersi per la prima volta in una città unica come Roma. Ci auguriamo che questa Bingham Cup e Amanda Cup siano le più grandi e straordinarie mai viste finora. Un ringraziamento speciale va alla FIR che ha abbracciato questo progetto fin dall’inizio e ai numerosi volontari che hanno lavorato instancabilmente per farci sentire a casa. Voglio anche esprimere la mia riconoscenza agli arbitri, molti dei quali sono volontari, senza i quali questo evento non sarebbe stato possibile”.Il presidente del Comitato regionale FIR Lazio, Maurizio Amedei, ha sottolineato l’importanza sociale di un evento come la Bingham Cup che unisce le persone attraverso i valori condivisi: “Come Federazione crediamo fortemente nel potere aggregante di manifestazioni come queste che celebrano il movimento del Rugby”. Il torneo culminerà domenica prossima con emozionanti sfide disputate negli impianti Tre Fontane, presso la Roma Olimpic, alla Polisportiva Ostiense, allo stadio Berra, a Corviale e al Dabliu Eur. Attualmente detentori del titolo sono i King Cross Steelers di Londra mentre le squadre partecipanti provengono da ogni parte del mondo: il 60% dagli Stati Uniti seguiti da Nuova Zelanda, Australia, Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Norvegia Belgio e Germania.
La Bingham Cup a Roma: un crocevia di inclusione sportiva e solidarietà LGBTQI1A+
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