sabato 2 Agosto 2025
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Vigili del Fuoco in soccorso: rischio GPL nel cuore delle Dolomiti.

Nella quiete notturna di Perarolo di Cadore, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, un intervento delicato e tecnicamente complesso ha visto impegnato il reparto specialistico Nucleare Biologico Chimico Radiologico (NBCR) dei Vigili del Fuoco.
L’emergenza, scaturita dalla presenza di un’autocisterna contenente GPL incastrata in un guado sul Rio Montina, ha richiesto una risposta operativa mirata e tempestiva per scongiurare potenziali rischi per l’ambiente e la popolazione.
La situazione si è rivelata particolarmente impegnativa a causa della conformazione del luogo, un’area di accesso limitato e con un letto del fiume non sempre prevedibile, che ha reso difficoltoso manovrare un veicolo di tali dimensioni.
L’intervento non si è limitato alla semplice rimozione del mezzo; è stato necessario un’attenta valutazione dei parametri di rischio, considerando l’alta infiammabilità del GPL e il potenziale impatto in caso di fuoriuscita.

L’azione prioritaria è stata il travaso completo del gas, un’operazione eseguita con la massima cautela e nel rispetto delle procedure di sicurezza previste per questo tipo di sostanze.

Solo dopo aver neutralizzato la potenziale fonte di pericolo, l’autocisterna è stata rimossa dal guado tramite una ruspa del Comando di Belluno, che ha provveduto a trasportare il mezzo in un’area appositamente designata, sicura e lontana da centri abitati.

L’intervento, protrattosi fino alle prime ore del mattino, ha richiesto il coordinamento di diverse squadre specializzate e l’impiego di attrezzature specifiche, testimoniando l’elevato livello di preparazione e professionalità dei Vigili del Fuoco.

Oltre all’immediata gestione dell’emergenza, sono in corso indagini approfondite per accertare le motivazioni che hanno spinto l’autista del veicolo commerciale a scegliere un percorso deviato, al di fuori delle strade ordinarie e in una zona oggettivamente non idonea al transito di mezzi pesanti.

Questa scelta inusuale solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità individuale, sulla pianificazione logistica e sulla conformità alle normative che regolano il trasporto di merci pericolose.
L’episodio pone l’accento sull’importanza di una formazione continua per gli autisti, sulla necessità di una mappatura precisa delle aree percorribili e sulla rigorosa applicazione delle procedure di sicurezza, al fine di prevenire situazioni potenzialmente pericolose e tutelare la sicurezza pubblica.

Il caso, pertanto, rappresenta un’occasione per una revisione delle pratiche e delle responsabilità coinvolte nel trasporto di sostanze infiammabili, mirando a garantire la massima sicurezza per tutti.

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