L’attuale paradigma di sostegno finanziario, confinato erroneamente a una visione geografica ristretta del Mezzogiorno, risulta inadeguato a rispondere alle complesse sfide che affliggono l’intero versante appenninico italiano.
È imperativo abbandonare questa prospettiva limitata e adottare un approccio inclusivo, orientato a un piano di investimenti mirati che tenga conto delle specificità di ogni area interna.
Durante un incontro a Force, nel piceno, il candidato regionale del centrosinistra, Matteo Ricci, in dialogo con la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha delineato una visione strategica volta a rivitalizzare le aree interne delle Marche, proponendo un radicale ripensamento delle politiche di sviluppo.
L’obiettivo primario è la riduzione del divario socio-economico che le affligge, rendendo la vita quotidiana meno gravosa attraverso interventi concreti in settori vitali.
La proposta di Ricci si articola attorno a un ecosistema di misure che abbracciano la sanità, il mondo del lavoro, l’imprenditoria locale e i servizi essenziali per la famiglia.
Si punta a incentivare l’insediamento di nuove attività commerciali, a garantire l’accesso all’istruzione primaria attraverso la creazione di asili nido gratuiti e a potenziare la connettività digitale, elemento imprescindibile per l’inclusione sociale ed economica.
Il candidato ha inoltre sollevato una critica puntuale nei confronti della gestione post-terremoto, evidenziando come il sisma abbia acuito le disuguaglianze tra la costa e le aree interne.
La figura dell’ex commissario Legnini è stata citata come elemento cruciale per sbloccare risorse e semplificare le procedure, un riconoscimento implicito della necessità di un intervento straordinario per la ricostruzione.
Il programma della coalizione di centrosinistra prevede misure concrete, come un contributo a fondo perduto di 30.000 euro per l’acquisto o l’affitto di abitazioni nelle zone interne, il finanziamento di trasporti scolastici gratuiti, incentivi per l’insediamento di medici di base e il sostegno finanziario alle scuole, anche quelle con pluriclassi.
L’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso, attrarre nuove famiglie e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio.
Ricci ha lanciato una sfida diretta agli avversari politici in merito alla promozione turistica della regione, contestando l’efficacia della campagna “Let’s Marche” e suggerendo un approccio alternativo, radicato nella valorizzazione del “buon vivere”.
La visione proposta si concentra sulla qualità della vita, intesa come patrimonio immateriale da promuovere a livello europeo, trasformando la regione in un modello di eccellenza in termini di benessere e sostenibilità.
Questa strategia di marketing territoriale, basata sui valori intrinseci del territorio, si pone come alternativa a iniziative promozionali ritenute inefficaci e distanti dalla realtà.
La vera “Marche” deve essere raccontata attraverso la sua gente, le sue tradizioni e la sua capacità di offrire una vita piena e significativa.