La Valle d’Aosta affronta con determinazione l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione della Dermatite Nodulare Contagiosa (DNC), una zoonosi virale di significativa impatto economico e zootecnico.
La tempestività di una risposta coordinata a livello regionale è testimoniata dall’avvio delle operazioni di importazione di vaccini, direttamente dal Sudafrica, considerato un centro di eccellenza nella produzione di vaccini specifici contro la DNC.
L’arrivo dei vaccini, gestito in collaborazione tra l’Assessorato alla Sanità regionale e l’Unità di Salute Locale (Usl), prevede un trasferimento logistico complesso.
Dopo lo sbarco all’aeroporto di Milano Malpensa, le dosi verranno trasportate con mezzi specializzati, mantenendo l’integrità della catena del freddo cruciale per l’efficacia del vaccino.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria valdostana sarà il fulcro dello stoccaggio, garantendo le condizioni ottimali per la conservazione fino alla distribuzione.
Parallelamente a questa fase operativa, si sta definendo un quadro normativo preciso.
La Giunta regionale è chiamata a ratificare, attraverso una deliberazione formale, il Piano di Vaccinazione ufficiale, che renderà obbligatoria la somministrazione del vaccino.
Questa misura, imprescindibile per contenere la diffusione del virus, conferisce all’Usl la responsabilità di implementare un protocollo operativo dettagliato.
L’obiettivo primario è la vaccinazione rapida ed estensiva dell’intero bestiame bovino presente in Valle d’Aosta.
Il piano estende la copertura anche ai capi bovini provenienti da altre regioni italiane o Stati membri dell’Unione Europea, che transitano o stazionano nel territorio valdostano per attività di alpeggio, riconoscendo la natura transfrontaliera della problematica.
La campagna vaccinale è supportata da una risorsa umana qualificata e diversificata.
Quindici squadre dedicate, composte da veterinari dipendenti dell’Usl e da professionisti dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Valdostana (Anaborava), si renderanno disponibili per la somministrazione.
Il coinvolgimento dell’Anaborava testimonia l’importanza della collaborazione pubblico-privato nella gestione di emergenze sanitarie di questo tipo.
La logistica presenta ulteriori sfide, soprattutto per raggiungere gli allevamenti situati in zone montane difficilmente accessibili.
Per agevolare l’operazione, la Protezione Civile ha offerto la disponibilità di un elicottero, fondamentale per il trasporto rapido e sicuro delle gabbie di contenimento, essenziali per la gestione dei giovani bovini durante la vaccinazione in alpeggio.
Questa soluzione, seppur non routinaria, dimostra l’impegno a superare gli ostacoli geografici per garantire la copertura vaccinale a tutta la popolazione bovina regionale.
La rapida e coordinata risposta è fondamentale per mitigare l’impatto economico e sociale di questa malattia emergente.