Il prestigioso Campari Passion for Film Award 2025, riconoscimento di assoluto rilievo nel panorama cinematografico internazionale, si aggiudica il regista americano Gus Van Sant.
L’annuncio, formulato congiuntamente dalla Biennale di Venezia e Campari, consacra un artista che ha saputo tracciare un percorso distintivo, caratterizzato da una profonda ricerca estetica e da un’incessante esplorazione della condizione umana.
Il premio, lungi dall’essere una mera celebrazione della carriera, si pone come un tributo alla linfa vitale che alimenta il cinema contemporaneo: la passione.
Un’energia creativa che si manifesta attraverso un carattere distintivo, una dedizione senza compromessi e una visione artistica audace, capace di trasformare l’entusiasmo in opera d’arte vibrante.
Van Sant, con la sua filmografia, incarna perfettamente questi valori, dimostrando come l’impegno intellettuale e l’innovazione possano coesistere con una profonda sensibilità.
Il suo ultimo lavoro, ‘Dead Man’s Wire’, sarà presentato in prima mondiale, al di fuori della competizione ufficiale, durante la Mostra del Cinema di Venezia, dal 27 agosto al 2 settembre 2025.
La proiezione rappresenta un’occasione unica per il pubblico e la critica di immergersi in un universo cinematografico complesso e suggestivo, dove i confini tra realtà e finzione si sfumano, e dove le performance attoriali, arricchite da un cast di straordinaria qualità – Bill Skarsgård, Dacre Montgomery, Colman Domingo, Cary Elwes, Myha’la e, non a caso, l’iconico Al Pacino – promettono di essere memorabili.
La cerimonia di premiazione, prevista per martedì 2 settembre 2025 alle ore 21:30 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, segnerà un momento di grande emozione e celebrazione per Van Sant e per l’intera comunità cinematografica.
L’evento non solo onora il talento del regista, ma sottolinea l’impegno di Campari e della Biennale di Venezia nel sostenere e promuovere le voci più autentiche e innovative del cinema mondiale, un patrimonio culturale da custodire e valorizzare.
Il riconoscimento si configura dunque come un segnale di speranza e di fiducia nel futuro del cinema, un’arte capace di emozionare, di provocare e di illuminare il nostro mondo.