Campobasso, come molte città del Mezzogiorno, si confronta con una dinamica demografica complessa e in evoluzione.
L’analisi dei dati relativi alla popolazione residente, desunti dal Documento Unico di Programmazione 2026-2028, rivela una contrazione significativa nel decennio 2013-2023, con una perdita di 1.974 unità tra il 2013 (49.392 residenti) e il 2023 (47.418).
Questa diminuzione, sebbene in linea con trend nazionali più ampi che vedono spopolamento delle aree interne, solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità socio-economica del territorio.
Paradossalmente, accanto alla riduzione della popolazione complessiva, si osserva un incremento del numero di famiglie residenti, passato da 20.520 nel 2013 a 22.002 nel 2023 (+1.482).
Questo dato, apparentemente contraddittorio, suggerisce una possibile variazione nella composizione delle famiglie, con un aumento del numero di nuclei familiari più piccoli, forse legati a fenomeni di invecchiamento demografico, nuove forme di convivenza o a un aumento del numero di persone singole che scelgono di risiedere a Campobasso.
La diminuzione della media di componenti per famiglia, passata da 2,40 a 2,13, rafforza questa interpretazione.
Un elemento di novità e potenziale inversione di tendenza emerge dall’analisi dei flussi migratori.
Tradizionalmente, Campobasso ha subito un deflusso di residenti verso altre regioni italiane, soprattutto centri del Nord, in cerca di opportunità lavorative e di servizi più efficienti.
Tuttavia, nel 2023 si registra un primo segnale di cambiamento: l’afflusso di nuove iscrizioni anagrafiche, in particolare provenienti dall’estero, ha superato le cancellazioni, seppur di poco.
L’arrivo di 695 nuovi residenti dall’estero contro 99 cancellazioni, rappresenta un dato rilevante, capace di mitigare, seppure in modo limitato, l’emorragia demografica.
Questo fenomeno dell’immigrazione, sebbene di entità ancora modesta, potrebbe essere indicativo di una maggiore attrattività di Campobasso a livello internazionale, magari favorita da politiche di accoglienza o da nuove opportunità di lavoro in settori specifici.
Il saldo migratorio con altri comuni italiani, pur rimanendo negativo (-127), segnala una possibile stabilizzazione, suggerendo che l’abissaggio verso altre regioni potrebbe essere rallentato.
In conclusione, la demografia di Campobasso si presenta come un quadro complesso e in continua evoluzione.
La perdita di popolazione, sebbene significativa, è mitigata da un aumento del numero di famiglie e da un timido, ma incoraggiante, flusso migratorio dall’estero.
Comprendere le cause di queste dinamiche e agire di conseguenza, con politiche mirate a incentivare la natalità, l’occupazione e l’accoglienza, diviene cruciale per garantire il futuro e la vitalità del territorio.
L’analisi del Dup 2026-2028 offre una base importante per orientare le strategie future, ma richiede un monitoraggio costante e una capacità di adattamento alle mutevoli condizioni socio-economiche.