martedì 26 Agosto 2025
25.7 C
Comune di L'Aquila

Setak e Assamanù: concerto-creazione a Roseto, tra improvvisazione e Abruzzo.

Il concerto di Roseto degli Abruzzi, tappa del tour “Assamanù” 2025, non sarà una mera esecuzione, ma un atto di creazione effimera.
Setak, al secolo Nicola Pomponi, rifiuta categoricamente le dinamiche consolidate del palcoscenico contemporaneo: playlist predefinite, cuffie che impongono un percorso, cambiamenti di programma dell’ultimo minuto non sono elementi di disturbo, bensì ingredienti essenziali per un’esperienza musicale autentica.

La serata del 5 agosto si configura come un organismo vivente, plasmato dall’interazione tra gli artisti e il pubblico, un atto di improvvisazione strutturata.

La filosofia che anima il progetto “Assamanù” è quella di una performance in costante divenire.
Ogni data è un nuovo inizio, una tela bianca su cui musicisti diversi contribuiscono con le proprie abilità, modificando arrangiamenti e creando atmosfere uniche.

Questo approccio si pone in netta contrapposizione con la prassi dei concerti preconfezionati, spesso assimilati a performance “a cielo aperto”, dove l’esecuzione si riduce a una riproduzione meccanica.

Setak ambisce a qualcosa di più: un momento di connessione genuina, un’occasione per creare ricordi indelebili, anche a costo di commettere errori.

La libertà artistica, per lui, implica la possibilità di deviare dal percorso tracciato, di allungare una sezione o eliminarla del tutto, lasciandosi guidare dall’istinto del momento.

La presenza di Roberto Angelini, figura di spicco nel panorama musicale italiano, amplifica ulteriormente questa dimensione di imprevedibilità.
Con una decina di strumenti a disposizione, Angelini arricchirà il suono di nuove sfumature, contribuendo a creare un paesaggio sonoro variegato e in continuo mutamento.

A completare il gruppo, il fratello di Setak, Nazareno, alle tastiere, Flavia Massimo alla viola, il cantautore Emanuele Colandrea alla batteria e Fabrizio Cesare, bassista e produttore.
Setak predilige ambienti raccolti, intimi, dove la comunicazione visiva con il pubblico assume un ruolo cruciale.

L’idea del palco, come spazio di separazione, lo infastidisce profondamente; anela a un’inversione di prospettiva, a una situazione in cui possa osservare il pubblico da una posizione più vicina, come avviene nell’affascinante cornice dell’Aquila, alla Scalinata di San Bernardino.
La lingua abruzzese, nel suo percorso creativo, non è concepita come elemento di folklore locale, ma come una voce che si confronta con la complessità del panorama musicale internazionale.
Brani come “Ale Alessa” evocano suggestioni provenienti dal Brasile, mentre “Cumbà” e “Pane e cicoria” rivelano influenze classiche, in dialogo con sonorità orientali e greche.

“Assamanù” rappresenta un punto di equilibrio tra dialetto e lingua italiana, una sintesi istintiva e spontanea.

Al cuore della sua scrittura pulsa un’urgenza espressiva: raccontare emozioni profonde, restituire un senso di significato anche nelle situazioni più dolorose, trasformando l’esperienza personale in un’offerta universale.
Il festival “Emozioni in Musica” si apre con la performance di Marco Masini (4 agosto) e si conclude con la voce di Noemi (6 agosto), offrendo al pubblico un viaggio emozionante attraverso diverse sfumature del panorama musicale italiano.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -