La recente manovra finanziaria provinciale, destinando trenta milioni di euro per il rinnovo dei contratti collettivi del settore sanitario, ha aperto una cruciale finestra di opportunità che Confindustria e l’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) Trentino ritengono debba essere estesa a un comparto spesso marginalizzato: le strutture sanitarie accreditate.
Chiara Toller, presidente della sezione sanità e cura della persona di Confindustria Trento, sollecita un impegno analogo da parte della Provincia per sostenere la contrattazione in questo segmento, evidenziando un problema strutturale che ne compromette l’efficienza e la qualità del servizio.
L’attuale disallineamento salariale tra il personale impiegato nelle strutture pubbliche provinciali e quello operante in regime di accreditamento genera un senso di demotivazione e un’erosione del riconoscimento professionale che, di fatto, dequalifica il contributo di questi operatori sanitari, percepiti come “di serie B”.
Questa percezione, oltre ad avere ripercussioni negative sul morale e sulla fidelizzazione del personale, incide direttamente sulla capacità delle strutture accreditate di attrarre e trattenere professionisti qualificati, con conseguenti ripercussioni sulla qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.
Confindustria ed Aiop Trentino propongono un approccio proattivo, basato sulla contrattazione decentrata, finalizzato a ridurre progressivamente questo divario retributivo.
Un’iniziativa di questo tipo non è solo una questione di equità, ma un imperativo economico e sociale.
La sostenibilità del sistema sanitario provinciale dipende dalla capacità di garantire condizioni di lavoro dignitose e competitive per tutti gli operatori, indipendentemente dal tipo di struttura in cui operano.
L’attuazione di una contrattazione decentrata, tuttavia, richiede un adeguamento delle tariffe applicate per l’attività sanitaria ospedaliera.
Si tratta di un investimento strategico, volto a remunerare in modo più equo il personale e a incentivare l’innovazione e il miglioramento continuo dei servizi offerti.
La Provincia, in questo contesto, è chiamata a svolgere un ruolo di regia, promuovendo un dialogo costruttivo tra le diverse parti interessate e fornendo il supporto finanziario necessario per garantire il successo dell’iniziativa.
L’obiettivo ultimo è quello di creare un sistema sanitario provinciale più coeso, efficiente e orientato alla centralità del paziente.