lunedì 4 Agosto 2025
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Tartaruga Caretta caretta: Cervia celebra la liberazione, simbolo di speranza

Giovedì alle 18:00, il lungomare Deledda di Cervia sarà teatro di un evento carico di significato: la liberazione di Cervia, una giovane tartaruga marina Caretta caretta, simbolo di speranza e di un impegno concreto per la conservazione della biodiversità adriatica.

L’esemplare, accolto e curato dal centro di recupero Cestha di Ravenna dopo essere stato trovato in difficoltà, è diventato la mascotte non ufficiale delle spiagge cervesi, incarnando il legame indissolubile tra la comunità locale e l’ecosistema marino.

La storia di Cervia è più di un semplice salvataggio: è la testimonianza di una rete di collaborazione che coinvolge la cooperativa dei bagnini, attiva nel finanziamento di tecnologie avanzate per il monitoraggio ambientale.

Un dispositivo GPS, accuratamente applicato al carapace, consentirà ai ricercatori del Cestha di tracciare i movimenti della tartaruga nel suo ambiente naturale, rendendo i dati accessibili al pubblico attraverso il sito web del centro.

Questo sistema di telemetria offrirà uno sguardo privilegiato sui percorsi migratori, sulle aree di alimentazione e sui potenziali pericoli che la tartaruga incontrerà nel suo viaggio, contribuendo a migliorare la comprensione delle sue esigenze ecologiche.
La Caretta caretta, una delle specie di tartarughe marine più diffuse nel bacino del Mediterraneo, è un indicatore sensibile dello stato di salute degli oceani.
La sua longevità, che può superare gli ottant’anni, testimonia una vita trascorsa prevalentemente in mare aperto, con brevi emergenze per la respirazione e, nel caso delle femmine, per la riproduzione.
Il ciclo riproduttivo, scandito dalla deposizione delle uova sulle spiagge tra maggio e agosto, rende queste aree costiere particolarmente vulnerabili alle interferenze antropiche.

L’episodio del 2022, quando una tartaruga scelse una spiaggia di Milano Marittima per nidificare, ha evidenziato la crescente necessità di proteggere questi siti di riproduzione e di mitigare l’impatto delle attività umane.
Tuttavia, la sopravvivenza della Caretta caretta è gravemente minacciata da un complesso intreccio di fattori, che vanno dalla distruzione e degradazione degli habitat di nidificazione all’inquinamento marino, all’accumulo di plastica nell’ambiente e alla pesca eccessiva, che spesso causa lesioni o la morte accidentale delle tartarughe (bycatch).

Il cambiamento climatico, con l’aumento della temperatura delle acque e l’acidificazione degli oceani, aggrava ulteriormente queste minacce, alterando gli ecosistemi e compromettendo la disponibilità di cibo.

La liberazione di Cervia rappresenta quindi un momento simbolico, un appello alla responsabilità collettiva per la protezione di questa specie iconica e dell’intero ecosistema marino che essa rappresenta, ricordandoci che la sua sopravvivenza è strettamente legata al nostro stesso futuro.

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