25 febbraio 2024 – 18:45
Il procedimento legale per presunti maltrattamenti non era ancora giunto alla sua conclusione, ma la sentenza di condanna sembrava già essere stata decisa in anticipo. È stato il difensore dell’imputato a fare una scoperta inaspettata nel fascicolo del processo, che ha portato alla richiesta di astensione del presidente del collegio e dei due giudici aggiuntivi della seconda sezione del tribunale di Firenze. La situazione è stata segnalata dalla Camera penale di Firenze e risale al 15 febbraio scorso.Secondo quanto emerso, l’avvocato, durante l’attesa dell’udienza, ha esaminato il fascicolo processuale con il permesso del pm presente, dove sono raccolti gli atti investigativi della polizia e del pubblico ministero insieme ai verbali.È così che ha fatto una scoperta sconcertante: un documento datato 18 ottobre 2023 che riportava il nome dell’imputato e una condanna a 5 anni e mezzo per maltrattamenti, senza la firma del presidente del collegio. Tutto ciò prima che il pm presentasse le sue argomentazioni o che gli avvocati potessero difendere il proprio assistito. Di fronte a questa situazione, il difensore ha richiesto l’astensione del collegio giudicante, ottenendo poi la decisione favorevole dei tre giudici ad astenersi.La presidente del Tribunale Marilena Rizzo ha immediatamente avviato degli accertamenti riguardo all’accaduto: “Ho chiesto al presidente del collegio una relazione dettagliata sulla vicenda”.La Camera penale di Firenze ha reagito duramente alla vicenda: “Non possiamo ignorare le spiegazioni fornite dal collegio rispetto alle legittime critiche e alla richiesta di astensione avanzate dall’avvocato difensore”, dichiarando che si trattava solo di una bozza preliminare suscettibile di modifiche dopo l’intervento delle parti coinvolte. Tuttavia, è evidente che una decisione fosse stata presa senza ascoltare preventivamente le argomentazioni della difesa. Questo modo di gestire la giustizia rivela un approccio al processo penale in cui i diritti della difesa vengono considerati come un superfluo optional a cui si può tranquillamente rinunciare, minando così il ruolo e la funzione stessa degli avvocati difensori.
