08 maggio 2024 – 19:15
Nel suggestivo scenario di un teatro immerso in un gioco di luci e ombre, si dipana la magia dell’ultima creazione di Bob Wilson, “Pessoa – Since I’ve been me”, dedicata al poliedrico scrittore portoghese Fernando Pessoa. Nella rappresentazione, le molteplici anime che hanno abitato l’universo creativo di Pessoa prendono vita attraverso alter ego e eteronimi, incarnando una profonda riflessione sull’essenza dell’identità umana. Il palcoscenico si anima con marionette umane che danzano sullo sfondo bianco come simbolo di un’esistenza frammentata e complessa. La colonna sonora di Nick Sgar accompagna lo spettacolo con rumori evocativi e inquietanti, sottolineando le contraddizioni e gli straniamenti del poeta, immerso in un flusso di pensieri oracolari e illuminazioni enigmatiche.Attraverso un collage di citazioni senza una trama predefinita, lo spettacolo invita il pubblico a confrontarsi con l’angoscia della modernità e la ricerca di significati nell’apparente caos dell’esistenza. La performance si distingue per la maestria tecnica di Wilson nel creare visioni suggestive e epifanie poetiche, mantenendo un equilibrio tra tragedia e comicità.Gli attori, interpretando Pessoa e i suoi eteronimi con maestria, incarnano la diversità linguistica e culturale che caratterizza l’universo letterario del poeta. Le loro performance straordinarie si alternano tra recitazione, danza e canto, trasportando il pubblico in un viaggio emozionale attraverso paesaggi simbolici carichi di significato.In uno scenario mutevole che passa da parchi incantati a mari tempestosi, lo spettacolo esplora temi universali legati alla temporalità dell’esistenza umana e alla ricerca costante di identità. Con eleganza ed intensità espressiva, Wilson guida il pubblico attraverso labirinti concettuali senza risposte definitive, celebrando la complessità e l’intrinseca bellezza dell’essere umano.Dopo Firenze e Parigi, lo spettacolo intraprenderà una tourneeacute;e internazionale che toccherà diverse città europee prima di fare ritorno in Italia l’anno successivo. Un’opera teatrale che sfida il pubblico a esplorare i confini della propria coscienza e ad abbracciare la multiforme bellezza dell’esistenza umana nella sua interezza.