martedì 5 Agosto 2025
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Sardegna Ripartita: 152 Milioni per il Territorio e Nuove Opportunità

Un anno di ripartizione e crescita per il territorio sardo: 152 milioni di euro mobilitati e 133 Comuni coinvolti in un ambizioso piano di sviluppo integrato.

Questo è il saldo della seconda finestra della Programmazione territoriale regionale, un’iniziativa volta a rivitalizzare aree strategiche attraverso un approccio olistico che coniuga cultura, ambiente, turismo e miglioramento della qualità della vita delle comunità locali.

L’iniziativa non si limita a un mero trasferimento di risorse, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nella governance territoriale.

I nove progetti strategici, ognuno con un focus specifico e mirato, hanno ottenuto la copertura finanziaria completa, attraverso atti aggiuntivi che ne arricchiscono e aggiornano le fondamenta.
Questi aggiornamenti, cruciali per rispondere a nuove sfide e opportunità, permettono una maggiore flessibilità e capacità di adattamento delle strategie operative.

Sei aggregazioni territoriali – Parte Montis, Fenici, Guilcier-Barigadu, Sarcidano-Barbagia di Seulo, Logudoro-Goceano e Marghine – sono già a pieno regime, con gli interventi in fase di implementazione.

Per le restanti tre – Anglona-Coros, Montiferru-Planargia e Meilogu-Villanova – è in corso la fase di co-progettazione, un processo collaborativo essenziale per garantire che gli interventi siano perfettamente allineati con le esigenze e le aspirazioni delle comunità locali.

L’approvazione dello stanziamento da parte della Giunta regionale testimonia l’impegno a sostenere questi progetti e a dare loro una concreta realizzazione.

“Abbiamo sbloccato risorse fondamentali per territori che necessitavano di un sostegno strutturale,” dichiara l’Assessore alla Programmazione e al Bilancio.
“La programmazione territoriale non è solo una questione di finanziamenti, ma un modo per costruire un futuro condiviso, ascoltando le voci delle comunità e valorizzando le loro visioni.

Questo approccio partecipativo rafforza il senso di appartenenza e la fiducia nel futuro.
“Il ruolo del Centro regionale di programmazione è stato determinante, agendo come catalizzatore per un modello di sviluppo “dal basso”.
Questo approccio innovativo promuove la collaborazione tra Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane, sfruttando sinergie e competenze locali.
La capacità di integrare diverse fonti di finanziamento – regionali, europee, nazionali – ha permesso di massimizzare l’impatto degli interventi, indirizzando le risorse verso obiettivi prioritari come il potenziamento dei servizi essenziali e la lotta contro lo spopolamento.

La Programmazione territoriale rappresenta un investimento strategico nel capitale umano e nell’identità sarda, un impegno concreto per un futuro più equo, sostenibile e prospero per tutti.

Il modello partecipativo e orientato alla qualità della vita continuerà ad essere il pilastro su cui costruire un nuovo capitolo di sviluppo per la Sardegna.

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