lunedì 18 Agosto 2025
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Comune di L'Aquila

Abruzzo, maltempo: crisi vitivinicola e richiesta di emergenza

L’Abruzzo costiera, e in particolare i comuni di Fossacesia, Torino di Sangro, Frisa e Rocca San Giovanni, si trova ad affrontare una crisi agronomica e socio-economica di rilevanza significativa, a seguito dell’intensità meteorologica eccezionale che li ha colpiti domenica scorsa.
L’ondata di maltempo, caratterizzata da piogge torrenziali e grandinate di eccezionali dimensioni, ha inferto gravi danni alle infrastrutture essenziali e, soprattutto, alle aziende vitivinicole che costituiscono un pilastro dell’economia locale.
Angelo Radica, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ha espresso profonda preoccupazione, sottolineando l’urgenza di un intervento tempestivo e mirato.
La devastazione è tale da compromettere in alcuni casi la totalità della produzione in corso, un dato allarmante che rischia di avere ripercussioni durature sull’intera filiera agroalimentare e sulle comunità locali.
La viticoltura, intrinsecamente legata al territorio e alla sua storia, subisce un colpo durissimo, con potenziali effetti a catena che investono l’indotto, l’occupazione e l’identità culturale del territorio.
L’Associazione Città del Vino, consapevole della gravità della situazione, chiede formalmente alla Regione Abruzzo e al Governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per calamità, attivando così il quadro normativo previsto dal Decreto 11 agosto 1923, n.

11, che disciplina gli interventi a sostegno delle imprese agricole colpite da eventi sismici, alluvionali e, in generale, da calamità naturali.
Tale provvedimento consentirebbe di superare le limitazioni imposte dal decreto legislativo 29 marzo 1994, n.
102, relativo alla gestione delle risorse finanziarie destinate alla ricostruzione post-disastro.

La richiesta di deroga alle normative vigenti si fonda sulla specificità dell’evento: l’eccezionalità dell’intensità meteorologica, la percentuale di danni ingente (in alcuni casi pari al 100%), e la concentrazione localizzata dell’impatto, che rende inadeguati gli strumenti di assistenza ordinari.

È imperativo, quindi, adottare misure straordinarie per garantire la sopravvivenza delle aziende colpite e la continuità delle attività agricole, preservando al contempo il patrimonio paesaggistico e culturale che le contraddistingue.
Il sindaco di Rocca San Giovanni, Fabio Caravaggio, ha ribadito con forza il ruolo strategico delle aziende agricole per l’economia del territorio, sottolineando come la loro resilienza sia cruciale per la tenuta del Prodotto Interno Lordo nazionale e per la salvaguardia delle tradizioni secolari.
L’intervento istituzionale non è solo un atto di solidarietà, ma un investimento nel futuro, volto a rilanciare l’economia locale, a sostenere l’occupazione e a preservare l’identità unica di un territorio fragile e prezioso.

La ricostruzione, pertanto, non deve limitarsi alla riparazione dei danni materiali, ma deve mirare a rafforzare la resilienza del sistema produttivo e a promuovere pratiche agricole sostenibili e innovative, in grado di affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

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