lunedì 18 Agosto 2025
15 C
Comune di L'Aquila

Abruzzo, economia a rischio: USA, l’allarme sulle esportazioni.

L’Abruzzo si configura come il fulcro vulnerabile dell’economia italiana di fronte alle nuove barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti, una regione particolarmente esposta in un contesto di crescente frammentazione del commercio globale.
Un’analisi approfondita condotta dall’Area Studi e Ricerche della Cna nazionale rivela un legame commerciale particolarmente forte con il mercato statunitense, traducendosi in un impatto potenziale che supera il miliardo e mezzo di euro, pari al 17,1% dell’intero volume di esportazioni regionali – una percentuale significativamente superiore alla media nazionale (10,4%) e ben al di sopra di regioni come Toscana e Molise.
Questa dipendenza commerciale non è casuale, ma il risultato di un’evoluzione strategica che ha visto l’Abruzzo specializzarsi in settori ad alto valore aggiunto, in particolare nel comparto farmaceutico.
Quest’ultimo, con un peso del 57% delle esportazioni totali verso gli Stati Uniti nel 2024, rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia regionale, un fattore di occupazione e innovazione di primaria importanza.
La sua vulnerabilità è amplificata dal fatto che rappresenta una porzione rilevante (9,2%) del totale nazionale del settore.
Accanto al farmaceutico, settori come l’elettronica (computer, apparecchiature ottiche), l’agroalimentare e i macchinari specializzati (caricabatterie, automazione industriale) mostrano un’integrazione significativa nel mercato americano, ciascuno contribuendo in maniera considerevole al tessuto economico abruzzese.

L’interconnessione con la filiera globale è evidente: la componentistica e i beni intermedi, spesso destinati a Germania e Francia per la successiva rielaborazione ed esportazione, sono parte integrante di un sistema complesso e delicato.

Il quadro generale del commercio italiano con gli Stati Uniti è altrettanto allarmante.
Pur rappresentando un mercato cruciale per 17 regioni italiane, con un volume di esportazioni che nel 2023 ha superato i 65 miliardi di euro, la prospettiva di dazi al 15% rischia di compromettere la competitività di numerose imprese.
Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana continuano ad essere i principali poli di spinta verso il mercato americano, ma anche le loro economie si trovano a fronteggiare una nuova ondata di incertezza.
L’elemento di maggiore preoccupazione risiede nell’incertezza che ancora avvolge settori strategici come l’agroalimentare e il farmaceutico, aree potenzialmente soggette a ulteriori restrizioni e indagini da parte delle autorità americane.

Questo scenario solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità del modello economico italiano, sulla necessità di diversificare i mercati di sbocco e sulla vitalità della filiera produttiva nazionale.
La risposta a queste sfide richiederà un impegno concertato tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria, volto a promuovere l’innovazione, la competitività e la resilienza del sistema economico abruzzese e italiano nel suo complesso.

La ricerca di nuovi partenariati commerciali e la promozione di un’economia più diversificata diventeranno imperativi per affrontare le turbolenze del commercio internazionale e preservare la prosperità futura.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -