21 gennaio 2024 – 20:45
Gualtieri: “Benefici politici”. Mollicone: “Assenza di costrizione”
Luca De Fusco è stato nominato direttore generale del Teatro di Roma dalla Fondazione, con la partecipazione di due membri indicati dalla Regione e uno dal ministero della Cultura. Tuttavia, la riunione che ha portato alla sua nomina è stata contestata da alcuni. Il presidente Francesco Siciliano sostiene di averla formalmente sconvocata, mentre l’opposizione la considera un ennesimo episodio di occupazione dei luoghi della cultura da parte della destra.Anche il Campidoglio si ribella a questa decisione, definendola un segnale inquietante che va contro il pluralismo e il senso delle istituzioni culturali. Federico Mollicone, responsabile cultura e innovazione di Fdi, replica affermando che la riunione è stata legittima.Nonostante Roma Capitale sia in minoranza nel cda, Siciliano fa notare che contribuisce con la maggior parte del budget del teatro e possiede i tre teatri dell’ente. Questo solleva interrogativi sul patto con la città e il territorio.Il prestigio storico dei teatri romani non può essere considerato come un bottino politico. La consigliera Di Iorio sottolinea che il teatro è stato trattato come un’azienda di servizio anziché come un’istituzione culturale.Per la direzione del Teatro di Roma erano stati selezionati tre candidati su 42 domande pervenute. I nomi più discussi erano quelli di Luca De Fusco e Onofrio Cutaia. Tuttavia, secondo alcuni commentatori politici, questa nomina è stata un blitz da parte della destra.Federico Mollicone difende la nomina di De Fusco, sostenendo che è stata pienamente legittima. Alcuni organismi di vigilanza confermano la legalità della riunione.La Fondazione ufficializza la nomina di Luca De Fusco come direttore generale per un quinquennio. Questa nomina segna l’inizio di una nuova stagione per il Teatro nazionale della Capitale e i teatri Argentina, India, Torlonia e Valle tornano finalmente alla gestione ordinaria dopo il periodo di commissariamento.Luca De Fusco si impegna a creare un clima sereno e afferma che fare teatro di qualità non ha colore politico. Ha sempre lavorato con persone senza chiedere a quale fazione politica appartenessero. La sua esperienza passata gli conferisce affidabilità.