Settimana cruciale per la Roma: sfide decisive per il destino giallorosso

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Il rombo dei motori delle potenti Harley Davidson risuona nell’aria, accompagnato dalla visione di corpi muscolosi avvolti in giubbotti di pelle nera decorati con patchwork dai colori vivaci. Benvenuti nel mondo dei Bikeriders, il film diretto da Jeff Nichols che si prepara a conquistare il grande schermo a partire dal 19 giugno grazie alla Universal Pictures. Questa pellicola non è soltanto un ritratto delle bande di motociclisti come gli Hells Angels che solcano le strade d’America sulle loro motociclette personalizzate, ma è anche un racconto divertente, romantico, appassionato e persino antropologico sulla controcultura dei bikers degli anni Settanta, la cui narrazione sfiora la violenza in un crescendo drammatico.Ispirato all’omonimo fotolibro del 1968 del fotografo Danny Lyon, che narra le vicende del moto club degli Outlaws MC, The Bikeriders segue l’ascesa di un gruppo di motociclisti come i Vandals. Al centro della storia troviamo Kathy (interpretata da Jodie Comer), che si unisce al gruppo dopo aver sposato Benny (Austin Butler), il più ribelle e folle tra i motociclisti, e Johnny (Tom Hardy), il leader della banda: un uomo coraggioso e allo stesso tempo ordinario, con una moglie, dei figli e persino un lavoro da camionista. Benny nutre per Johnny rispetto autentico e fedeltà sincera, mentre Kathy si trova presto a dover condividere l’affetto del marito proprio con lui.Austin Butler riflette sul suo ruolo dichiarando: “Essere paragonato al nuovo James Dean significava molto per me, ma non posso competere con lui. Ciò che mi ha sempre affascinato di lui è stato il suo essere selvaggio, spontaneo ma anche vulnerabile”. L’attore ricorda poi le sue esperienze in moto con suo padre fin dall’infanzia e descrive con entusiasmo le tre moto che possiede: una Harley Shovelhead del 1966, una Harley Softail e una Triumph Bonneville acquistata più recentemente.Butler continua a parlare del personaggio di Benny come di un lupo solitario permeato da umanità e capace di trovare in Johnny una figura quasi paterna. Il regista Jeff Nichols sottolinea infine: “I film sui motociclisti erano considerati opere minori negli anni ’60 e ’70, spesso relegati al genere B-movie. Tuttavia, se guardiamo a capolavori come Quei bravi ragazzi di Scorsese, ci rendiamo conto che anch’essi raffiguravano una sottocultura simile a quella tratteggiata nel mio film. In questa pellicola ritroviamo la stessa struttura narrativa”.
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03 maggio 2024 – 18:47

Nei prossimi sette giorni, la Roma si troverà di fronte a una serie di sfide cruciali che determineranno il destino della squadra giallorossa. La Juventus, il Bayer Leverkusen e l’Atalanta rappresentano avversari temibili, pronti a mettere alla prova le abilità e la determinazione dei giocatori. Questi incontri non saranno soltanto partite di calcio, ma vere e proprie battaglie sul campo in cui ogni gol segnato potrebbe significare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La tensione è palpabile nell’aria mentre i tifosi si preparano a sostenere la propria squadra con tutto il cuore. Ogni passo, ogni dribbling e ogni parata saranno cruciali per raggiungere l’obiettivo finale: la vittoria. I giocatori sono consapevoli dell’enorme responsabilità che gravita su di loro e sono determinati a dare il massimo in ogni singolo momento. L’adrenalina scorre nelle vene mentre il fischio d’inizio si avvicina sempre di più. Sarà una settimana intensa, ricca di emozioni e colpi di scena, in cui solo i più forti e determinati riusciranno a emergere trionfanti. La Roma dovrà dimostrare il proprio valore sul campo, combattendo con coraggio e determinazione fino all’ultimo minuto. Sia che si tratti di un gol decisivo o di una parata miracolosa, ogni azione sarà fondamentale per raggiungere l’obiettivo comune: la vittoria.

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Il rombo dei motori delle potenti Harley Davidson risuona nell’aria, accompagnato dalla visione di corpi muscolosi avvolti in giubbotti di pelle nera decorati con patchwork dai colori vivaci. Benvenuti nel mondo dei Bikeriders, il film diretto da Jeff Nichols che si prepara a conquistare il grande schermo a partire dal 19 giugno grazie alla Universal Pictures. Questa pellicola non è soltanto un ritratto delle bande di motociclisti come gli Hells Angels che solcano le strade d’America sulle loro motociclette personalizzate, ma è anche un racconto divertente, romantico, appassionato e persino antropologico sulla controcultura dei bikers degli anni Settanta, la cui narrazione sfiora la violenza in un crescendo drammatico.Ispirato all’omonimo fotolibro del 1968 del fotografo Danny Lyon, che narra le vicende del moto club degli Outlaws MC, The Bikeriders segue l’ascesa di un gruppo di motociclisti come i Vandals. Al centro della storia troviamo Kathy (interpretata da Jodie Comer), che si unisce al gruppo dopo aver sposato Benny (Austin Butler), il più ribelle e folle tra i motociclisti, e Johnny (Tom Hardy), il leader della banda: un uomo coraggioso e allo stesso tempo ordinario, con una moglie, dei figli e persino un lavoro da camionista. Benny nutre per Johnny rispetto autentico e fedeltà sincera, mentre Kathy si trova presto a dover condividere l’affetto del marito proprio con lui.Austin Butler riflette sul suo ruolo dichiarando: “Essere paragonato al nuovo James Dean significava molto per me, ma non posso competere con lui. Ciò che mi ha sempre affascinato di lui è stato il suo essere selvaggio, spontaneo ma anche vulnerabile”. L’attore ricorda poi le sue esperienze in moto con suo padre fin dall’infanzia e descrive con entusiasmo le tre moto che possiede: una Harley Shovelhead del 1966, una Harley Softail e una Triumph Bonneville acquistata più recentemente.Butler continua a parlare del personaggio di Benny come di un lupo solitario permeato da umanità e capace di trovare in Johnny una figura quasi paterna. Il regista Jeff Nichols sottolinea infine: “I film sui motociclisti erano considerati opere minori negli anni ’60 e ’70, spesso relegati al genere B-movie. Tuttavia, se guardiamo a capolavori come Quei bravi ragazzi di Scorsese, ci rendiamo conto che anch’essi raffiguravano una sottocultura simile a quella tratteggiata nel mio film. In questa pellicola ritroviamo la stessa struttura narrativa”.
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