venerdì 8 Agosto 2025
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Torino

Ondata di Calore in Piemonte: Allerta Rossa e Disagio Termico

Il Piemonte si trova ad affrontare un’ondata di calore intensa e persistente, un fenomeno che sta erodendo progressivamente la stabilità climatica regionale.
Le previsioni dell’Arpa indicano un innalzamento generalizzato delle temperature, con lo zero termico in rapida ascesa fino a rarefatte altezze, tra i 4.800 e i 5.000 metri.
Questa situazione anomala porta a massime giornaliere che superano frequentemente i 35 gradi Celsius, mentre le minime notturne, persistentemente elevate tra i 21 e i 23 gradi, impediscono un adeguato riposo e amplificano il disagio termico, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate.
L’Arpa ha emesso un bollettino di allerta per ondate di calore, classificando la gravità del rischio in una scala cromatica.

Attualmente, il livello è giallo, indicando una situazione di attenzione e necessità di precauzioni.

Domani si innalzerà ad arancione, segnalando un livello di rischio moderato che richiede un’ulteriore responsabilizzazione nell’adozione di misure preventive.

Domenica, il livello raggiungerà il rosso, il più elevato, con temperature destinate a raggiungere i 37 gradi Celsius, mentre l’indice di calore percepito potrebbe superare i 40 gradi, ponendo a serio rischio la salute dei più vulnerabili.
L’aumento delle temperature è strettamente correlato all’incremento dei livelli di ozono nell’atmosfera.
Attualmente, l’ozono è classificato come giallo in gran parte del Piemonte, raccomandando di evitare attività fisica intensa all’aperto.
Questa condizione è più severa sulle Alpi settentrionali, dove la concentrazione di ozono è più alta.

Nelle prossime due giornate, la situazione si deteriorerà ulteriormente, con un livello arancione previsto per il Piemonte centro-meridionale e centro-settentrionale, che comporta la sconsigliabilità di qualsiasi attività motoria all’aperto.
L’ozono, reagendo con la luce solare, aggrava gli effetti negativi del calore, rendendo l’aria irrespirabile per soggetti sensibili come anziani, bambini e persone con problemi respiratori.
Le zone più colpite da questo picco termico sono l’Alessandrino e il Torinese, dove le temperature si discostano in modo significativo dalle medie stagionali.

Il capoluogo Torino, durante le ore centrali della giornata, mostra segni di un rallentamento dell’attività quotidiana.
Le strade appaiono meno trafficate, le piazze e i portici, tradizionalmente luoghi di aggregazione, risultano spopolati, eccezion fatta per chi si avventura alla ricerca degli ultimi sconti.
Anche il trasporto pubblico, nonostante gli sforzi per garantire la climatizzazione, fatica a mitigare gli effetti del caldo, costringendo i passeggeri ad adottare soluzioni di emergenza, come l’uso di ventagli o la frammentazione dei tragitti.

L’ondata di calore in corso non è solo un evento meteorologico transitorio, ma un sintomo di un cambiamento climatico più ampio e preoccupante.
L’aumento delle temperature medie globali, l’intensificazione delle ondate di calore, la modifica dei regimi pluviometrici, sono tutti indicatori di un sistema climatico in disequilibrio, che impone una riflessione profonda e un’azione urgente per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere uno sviluppo sostenibile.

La fragilità del territorio piemontese, esposto a rischi idrogeologici e climatici sempre più frequenti, richiede un approccio integrato e una maggiore consapevolezza da parte di tutti i cittadini.

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