venerdì 8 Agosto 2025
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Cardiologia e UTIC a Gorizia: sospiro di sollievo per la comunità.

La comunità goriziana e isontina può respirare di sollievo: i servizi di cardiologia e l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) manterranno la loro sede all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia, garantendo una risposta sanitaria cruciale per il territorio.
L’annuncio, frutto di un intenso confronto istituzionale, giunge a conclusione di un periodo di incertezza che aveva visto paventato il trasferimento dell’UTIC presso l’ospedale di Monfalcone, suscitando legittime preoccupazioni tra i cittadini.

Il sindaco Rodolfo Ziberna, in seguito ad un incontro decisivo con il governatore Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha comunicato ufficialmente la decisione, sottolineando come le richieste avanzate dal consiglio comunale, condivise da un fronte bipartisan, abbiano trovato ascolto e risposta positiva.

L’impegno profuso dal sindaco, unitamente alla sensibilizzazione della popolazione, ha portato alla comprensione della rilevanza di questi servizi per la salute e il benessere della comunità locale.
La questione non si è risolta con un semplice atto formale, ma attraverso un processo di valutazione tecnica approfondito.

L’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) ha infatti costituito un apposito gruppo di lavoro, composto da figure apicali dei diversi settori sanitari coinvolti nell’ambito cardiologico.
Questo organismo ha condotto un’analisi dettagliata della situazione, esaminando aspetti logistici, clinici e organizzativi, al fine di fornire un parere tecnico puntuale e supportato da dati concreti.
La permanenza dei posti letto di degenza cardiologica e dell’UTIC rappresenta un investimento strategico per il sistema sanitario regionale, con benefici tangibili per la popolazione.
L’UTIC, con la sua capacità di accogliere fino a quattro pazienti, svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze cardiovascolari, garantendo un intervento tempestivo e specialistico.
Mantenere questa struttura a Gorizia significa preservare un punto di riferimento essenziale per la regione, evitando ai pazienti percorsi migratori complessi e riducendo i tempi di risposta in situazioni critiche.

L’impegno profuso e il dialogo costruttivo tra istituzioni locali e regionali testimoniano la volontà di costruire un sistema sanitario più equo e accessibile, in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze specifiche di ogni territorio.
La decisione presa rappresenta un passo avanti verso un modello di governance sanitaria più partecipativo e orientato al cittadino, capace di valorizzare le risorse locali e di garantire un’offerta sanitaria di qualità per tutti.

La condizione di mantenimento dell’UTIC, come sottolineato, è subordinata alla verifica continua delle condizioni operative, suggerendo una valutazione dinamica e flessibile nel tempo.

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