La Cambiale di Matrimonio, in scena all’interno del 46° Rossini Opera Festival, rappresenta un ritorno a una visione originaria, una vera e propria riscoperta dopo le limitazioni imposte dalle circostanze pandemiche e dalle sensibilità culturali di rappresentazioni precedenti.
Lungi dall’essere una semplice ripresa, questa edizione promette di restituire allo spettatore la pienezza comica e la vivacità scenica che Rossini aveva concepito per la sua opera buffa.
La storia, ambientata in un’elegante dimora dall’atmosfera tipicamente inglese, ruota attorno all’amore contrastato tra Fannì e Edoardo, ostacolato dalle mire economiche del padre di lei, Tobia Mill.
Quest’ultimo, avido di affari, ha promesso la figlia a Slook, un suo corrispondente coloniale, vincolando l’accordo a una cambiale di matrimonio, una sorta di garanzia che il futuro sposo dovrà onorare.
La trama si infittisce quando Slook, ignaro delle insidie che lo attendono, si trova a fronteggiare non solo i sentimenti di Fannì, ma anche le minacce di Edoardo e le pressioni di Mill stesso.
La sua decisione, apparentemente assurda ma rivelatrice di un’inaspettata nobiltà d’animo, di lasciare la sua eredità a Edoardo, consente a quest’ultimo di riscattare la cambiale e conquistare la mano della sua amata, svelando una sottile critica alle convenzioni sociali e all’avidità mercantile.
La regia di Laurence Dale, ispirata dall’epoca di Lord Brummel, archetipo del dandismo e dell’eleganza maschile (1809), conferisce all’opera una precisa cornice storica.
L’ambientazione, con le sue stanze labirintiche, riflette le intricate dinamiche relazionali tra i personaggi e sottolinea l’importanza dell’apparenza e delle convenzioni sociali.
La Cambiale di Matrimonio, composta da Rossini a soli diciotto anni (1810), si rivela un’opera di sorprendente maturità, un esempio di compattezza musicale e di capacità di sintesi, che già anticipa lo stile inconfondibile del compositore, capace di alternare momenti di pura farsa a scene di intenso lirismo.
La direzione di Christopher Franklin, alla guida della Filarmonica Gioachino Rossini, esalta la brillantezza dell’orchestra e la ricchezza espressiva della partitura.
Il cast, composto da interpreti di grande talento, è guidato da Paola Leonci (Fannì), Pietro Spagnoli (Tobia Mill), Jack Swanson (Edoardo Milfort), Mattia Olivieri (Slook), Ramiro Maturana (Norton) e Inés Lorans (Clarina).
I costumi, curati da Gary McCann, contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e coerente con l’epoca storica rappresentata.
L’appuntamento offre inoltre un’occasione unica per scoprire “Les Soirée musicales”, una raccolta di otto ariette e quattro duetti per voce e pianoforte, composti da Rossini durante il suo soggiorno parigino e destinati ad allietare i ricevimenti dell’aristocrazia francese.
Queste composizioni, divenute modello per il genere del canto da camera, verranno eseguite nella versione orchestrale di Fabio Maestri, con la partecipazione di Vittoriana De Amicis, Andrea Niño, Paolo Nevi e Gurgen Baveyan, offrendo al pubblico un ulteriore assaggio del genio rossiniano in un contesto intimo e raffinato.
L’unione tra la vivacità de “La Cambiale di Matrimonio” e la delicatezza de “Les Soirée musicales” promette un’esperienza musicale completa e coinvolgente.