In una Potenza in lutto per la perdita di Enrico Ettore Torlo, figura di spicco nell’amministrazione comunale, emerge una proposta che mira a perpetuare la sua memoria nel tessuto urbano.
L’ex consigliere Antonino Imbesi, con una missiva aperta indirizzata al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale, sollecita un gesto simbolico e duraturo: l’intitolazione di una via o di un edificio pubblico a suo nome.
La richiesta, che va oltre il semplice riconoscimento formale, si radica in un profondo apprezzamento per l’impegno civico e l’amore per la città che hanno contraddistinto la vita di Torlo.
Imbesi, forte di un legame di amicizia e di un ventennio di esperienza come consigliere comunale, sottolinea come la cerimonia funebre “istituzionale” e l’attenzione pubblica riservata all’ex assessore all’Urbanistica abbiano rappresentato un primo, significativo tributo.
Un gesto, però, che necessita di essere seguito da un atto più sostanziale, capace di testimoniare il valore del suo contributo.
L’intitolazione, secondo Imbesi, si inserisce in una prassi consolidata all’interno del Consiglio comunale, un’usanza che in passato ha permesso di onorare la memoria di altri amministratori scomparsi, creando un ponte tra le generazioni e tra il presente e il passato.
Questa tradizione, vista l’inaspettata scomparsa di Torlo e la dignità con cui ha sempre ricoperto il suo ruolo, merita di essere ripresa, offrendo alla comunità un punto di riferimento tangibile per ricordare il suo operato.
La proposta di Imbesi non si limita a una mera formalità; essa mira a celebrare l’eredità intellettuale e l’impegno concreto che Torlo ha dedicato alla crescita e al miglioramento della città.
L’intitolazione rappresenterebbe un monito per le future generazioni di amministratori, un invito a perseguire con dedizione e passione gli interessi collettivi, ispirandosi all’esempio di chi ha dedicato la propria vita al servizio pubblico.
Inoltre, la scelta di una via o di un edificio, luogo di passaggio e di attività, simboleggerebbe la sua presenza continua nel cuore pulsante della comunità potentina, un tributo all’uomo che ha amato profondamente la sua città.
La proposta, quindi, si configura come un atto di giustizia e un’espressione di profondo rispetto per una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia amministrativa di Potenza.