14 marzo 2024 – 09:59
Nella regione della Valle d’Aosta, si osserva un preoccupante aumento dei casi di disturbi alimentari, soprattutto tra i giovani. Il centro specializzato gestito dall’Usl attualmente segue 96 pazienti e nel solo anno 2023 sono stati avviati alla cura ben 54 nuovi utenti. I dati diffusi dalla sanità valdostana in occasione della 13esima Giornata nazionale del fiocchetto lilla evidenziano la crescente attenzione verso i disturbi del comportamento alimentare (Dca). Secondo le dichiarazioni di Lorella Champrétavy, psicoterapeuta e coordinatrice del centro, negli ultimi tre anni si è registrato un incremento degli accessi del 35% rispetto alla media precedente, con un picco nel 2021 in seguito alla pandemia. Si nota anche un costante abbassamento dell’età di insorgenza dei disturbi, soprattutto per quanto riguarda l’anoressia nervosa. Nel corso del 2023, il 40% dei nuovi pazienti che hanno chiesto aiuto al servizio era minorenne e dell’11% aveva meno di 14 anni.Queste patologie sono complesse ma trattabili, afferma la Champrétavy. È fondamentale individuare precocemente il problema e avviare tempestivamente percorsi terapeutici specifici. Inoltre, è importante garantire un approccio multidisciplinare che affronti in modo sinergico gli aspetti medici, psicologici, psichiatrici e dietetici della malattia, offrendo diversi livelli di cura in base alle esigenze cliniche del paziente.I disturbi alimentari possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone coinvolte, influenzando anche la loro vita sociale ed emotiva fino a compromettere le attività scolastiche o lavorative. Esistono forme più sfuggenti da riconoscere come la Bulimia e il Binge eating, caratterizzati da comportamenti problematici nonostante una condizione di normopeso o sovrappeso: tra questi troviamo il vomito autoindotto, l’eccessivo esercizio fisico compulsivo o abbuffate con perdita di controllo.