domenica 14 Settembre 2025
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Intossicazione a Cosenza: due morti, indagini sul panino.

La situazione nell’ospedale di Cosenza resta sotto stretto controllo, con le condizioni dei dodici pazienti affetti da intossicazione botulinica giudicate stabili, sebbene la gravità clinica vari: nove sono ancora assistiti in rianimazione, mentre tre, con manifestazioni meno acute, sono stati trasferiti in reparti ordinari.

L’episodio, che ha gettato un’ombra di preoccupazione sull’intera regione Calabria, ha visto un ulteriore intervento terapeutico con la somministrazione di siero anti botulinico a uno dei pazienti, portando il numero complessivo di fiale utilizzate dal personale medico a sei.
Il tragico bilancio dell’intossicazione si è purtroppo ampliato con due decessi: un uomo originario di Napoli e una residente nella provincia di Cosenza, eventi che hanno acceso i riflettori sulla necessità di una rapida e approfondita indagine.

Le prime verifiche hanno permesso di ricostruire un filo conduttore: tutte le vittime e i ricoverati avevano in comune il consumo di un panino, composto da salsiccia e cime di rapa, acquistato presso un venditore ambulante di Diamante, rinomata località balneare della costa tirrenica.
Il veicolo del commerciante è stato immediatamente sequestrato, fungendo da potenziale fonte di indizi cruciali per l’accertamento delle cause e delle responsabilità.

La Procura della Repubblica di Paola ha formalmente avviato un’inchiesta complessa, affidando agli inquirenti il compito di ricostruire la filiera alimentare e individuare eventuali negligenze o violazioni delle normative igienico-sanitarie.

Al momento, risultano indagati tre soggetti, accusati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e, in particolare, commercio di sostanze alimentari nocive.
Le accuse riflettono la serietà delle contestazioni e la potenziale gravità delle responsabilità penali in gioco.

L’intossicazione botulinica, una patologia rara ma potenzialmente fatale, è causata da una tossina prodotta dal batterio *Clostridium botulinum*, spesso presente in alimenti conservati impropriamente.
La mancata applicazione di adeguate procedure di sterilizzazione o conservazione può favorire la proliferazione del batterio e la produzione della tossina, che blocca la trasmissione nervosa e provoca paralisi muscolare.
La rapidità di intervento medico, con la somministrazione del siero anti botulinico, è fondamentale per limitare i danni e salvare vite umane.

L’episodio solleva interrogativi importanti sulla sicurezza alimentare e sul controllo delle attività commerciali, soprattutto quelle itinere, che spesso operano al di fuori dei circuiti di distribuzione ufficiali.
Si rende necessario un rafforzamento dei controlli a campione, un’intensificazione della vigilanza e una maggiore sensibilizzazione degli operatori del settore sull’importanza di rispettare scrupolosamente le norme igienico-sanitarie.

Inoltre, l’evento richiede una riflessione più ampia sulla necessità di implementare sistemi di tracciabilità alimentare più efficaci, che consentano di risalire all’origine dei prodotti e di identificare rapidamente eventuali fonti di contaminazione.

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