“Esploro l’ambito dei parchi, ritorno alla mente umana, non è possibile delegare ogni cosa all’esterno.”

Date:

12 gennaio 2024 – 17:42

“La decisione presa non è stata improvvisa, ma è stata oggetto di lunghe discussioni con il direttore generale e l’assessore. È una scelta che vuole anche inviare un segnale importante, perché se così non fosse, alcune attività dovrebbero essere spostate altrove. Tuttavia, non si possono trasferire i pazienti in un’altra regione e neanche esternalizzare tutto. Alcune cose devono rimanere nel settore pubblico. Quindi, voglio dare un segnale chiaro e inequivocabile perché ci sono delle attività fondamentali che devono rimanere nel sistema sanitario pubblico”.Così si è espresso il dottor Guido Giardini, ex direttore sanitario dell’Usl, durante la conferenza stampa convocata in vista del suo ritorno alla guida del reparto di Neurologia e stroke unit. Questo reparto è stato riaperto lo scorso ottobre dopo due anni di chiusura. Il ritorno del dottor Giardini avviene in anticipo rispetto alla scadenza prevista per il prossimo aprile, quando sarebbe terminato il suo mandato triennale.”Abbiamo dei progetti importanti”, ha anticipato Giardini. “Dobbiamo mantenere le attività attuali e riprendere quelle che sono state interrotte a causa della mancanza di personale”. In primo luogo, occorre consolidare e ampliare il centro ictus, poiché si tratta della principale patologia trattata. Inoltre, bisogna riaprire il centro cefalee e il centro epilessia.”Queste patologie coinvolgono circa 30.000 abitanti della Valle d’Aosta, tra mal di testa, ictus ed epilessia, senza considerare altre importanti come la sclerosi multipla, il Parkinson e l’Alzheimer”, ha precisato Giardini. Un altro obiettivo che è rimasto un po’ in sordina durante la pandemia è il centro di medicina di montagna, che rappresenta uno dei punti di eccellenza del reparto. “Credo che potremo ripartire avendo a disposizione molti specialisti provenienti da diversi reparti”.Con il ritorno del dottor Giardini, il numero di medici dell’Usl nel reparto di Neurologia salirà a tre, invece degli otto previsti. Grazie alla collaborazione con una cooperativa e con l’Asl di Biella, si prevede che il numero attuale dei medici aumenterà a cinque. Attualmente ci sono 12 posti letto disponibili, ma quando riaprirà la Stroke unit saranno disponibili 16 posti letto.”

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