28 maggio 2024 – 15:12
Paolo Emilio Signorini, il presidente dell’Autorità portuale di Genova ed ex amministratore delegato di Iren, si è difeso per quasi tre ore dalle accuse di corruzione, sostenendo che si trattava solo di “comportamenti inopportuni con un amico” e che il suo operato era finalizzato esclusivamente all’interesse del porto e degli operatori portuali. L’inchiesta ha scosso la Regione Liguria e ha portato ai domiciliari il presidente Giovanni Toti, mentre Aldo Spinelli ha visto respingere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per timore che potesse inquinare le prove o tentare nuove forme di corruzione. Nel frattempo, è stato risolto il “giallo” del verbale di Roberto Spinelli: dopo aver riascoltato la registrazione, giudice, procura e gli avvocati hanno concordato che la frase attribuita a Toti riguardava finanziamenti leciti anzicheeacute; illeciti come erroneamente riportato nel verbale originale. Signorini, assistito dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi, ha respinto tutte le accuse mosse nei suoi confronti ammettendo che con il senno di poi avrebbe agito diversamente considerando non adeguato il suo comportamento passato.