Due vite spezzate in un attimo di follia. Due persone, due storie, due famiglie distrutte dalla violenza cieca che ha colpito senza pietà. Quel tragico incidente che ha segnato per sempre il destino di quei due israeliani, investiti da un’auto impazzita in una notte buia vicino a Nablus. L’esercito israeliano ha confermato la terribile notizia, gettando nel dolore e nello sconforto chiunque abbia conosciuto quelle vittime innocenti.Martedì sera, il comunicato stampa dell’esercito aveva parlato di un “attacco con un veicolo”, ma nessuna parola avrebbe potuto descrivere appieno la tragedia che si era consumata. Le luci delle colonie israeliane risplendevano nel buio della notte, mentre l’orrore si materializzava lungo quella strada maledetta. E poi il silenzio, il vuoto lasciato da due vite spezzate troppo presto.Le domande restano sospese nell’aria carica di tristezza: chi erano quegli uomini? Quali sogni hanno portato con seeacute; nella loro ultima corsa verso l’ignoto? E le famiglie, come faranno ad affrontare la perdita insopportabile di chi amavano più di ogni altra cosa al mondo?La comunità si stringe intorno a coloro che piangono la loro assenza improvvisa, cercando conforto nelle parole che faticano a lenire il dolore. Ma nulla potrà cancellare il vuoto lasciato da quel tragico incidente, neeacute; riportare in vita quei due israeliani caduti vittime di una violenza ingiustificabile.Che la memoria di quei due uomini continui a vivere nei cuori di coloro che li hanno conosciuti e amati. Che la giustizia possa fare luce su quanto accaduto e portare un barlume di speranza in un mondo segnato dalla tragedia e dal dolore. Che nessun’altra famiglia debba mai provare il tormento di una perdita così ingiusta e insensata.
Due vite spezzate in un attimo di follia: tragedia vicino a Nablus.
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