Nora Cortiñas, figura di spicco nella lotta per i diritti umani in Argentina, è scomparsa a Buenos Aires all’età di 94 anni. La sua storia è intrecciata con il tragico periodo della dittatura militare che ha segnato profondamente il paese tra il 1976 e il 1983. Cortiñas era una delle fondatrici e la presidente del movimento delle Madri di Plaza de Mayo-Linea Fundadora, un simbolo di resistenza e coraggio nell’ambito della ricerca dei desaparecidos, le vittime sparite senza lasciare traccia durante quel buio periodo storico.La sua morte è avvenuta dopo un intervento chirurgico per un’ernia che ha complicato le sue condizioni di salute portandola in rianimazione. Nonostante la fragilità fisica degli ultimi tempi, Nora aveva partecipato attivamente alla marcia del 24 marzo scorso, commemorando l’inizio della dittatura civico-militare nel ’76.Conosciuta affettuosamente come ‘Norita’, Nora Cortiñas ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia per le migliaia di desaparecidos, tra cui suo figlio Carlos Gustavo scomparso nel ’77. Il suo impegno incrollabile le ha valso numerosi riconoscimenti accademici, tra cui lauree honoris causa da prestigiose istituzioni internazionali come l’Università libera di Bruxelles.Il suo contributo alla difesa dei diritti umani e alla promozione della democrazia è stato celebrato anche dal Parlamento di Buenos Aires con la consegna del premio Jorge Morresi. Con la scomparsa di Nora Cortiñas si spegne una voce autorevole ma il suo esempio rimarrà vivo nell’impegno costante per una società più giusta e solidale.
Nora Cortiñas, simbolo di resistenza e coraggio per i diritti umani in Argentina
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