mercoledì 20 Agosto 2025
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Comune di L'Aquila

Amiternum: Scavi Svelano Legami Inattesi tra Anfiteatro e Domus Romana

Le recenti indagini archeologiche condotte dal Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila all’interno del Parco Archeologico di Amiternum hanno restituito un affascinante spaccato della vita e dell’organizzazione urbana dell’antica città romana, rivelando connessioni inattese tra due strutture di notevole importanza: l’anfiteatro e una lussuosa *domus* a peristilio.

Finanziato dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, il progetto si è focalizzato su questi due monumenti, ancora avvolti in un velo di incertezza storica e funzionale, con l’obiettivo di gettare nuova luce sulla loro evoluzione e interrelazione.
L’intervento archeologico ha previsto due saggi stratigrafici accuratamente condotti, affiancati da un’approfondita attività di documentazione che ha compreso rilievi meticolosi, lavaggio, catalogazione preliminare e siglatura dei reperti.

I risultati hanno superato le aspettative iniziali, svelando dettagli significativi sulla *domus*.

La struttura, probabilmente abitazione di una famiglia di rango elevato, si sviluppa attorno a un ampio cortile porticato, la *peristylium*, e si articola in una serie di ambienti di diverse dimensioni, decorati con pavimenti a mosaico di pregevole fattura e con intonaci policromi che suggeriscono un’attenzione particolare alla raffinatezza estetica.

La presenza di pavimenti musivi in tre ambienti in particolare, suggerisce una gerarchia interna all’abitazione, con aree destinate a funzioni specifiche e a diversi membri della famiglia.
La scoperta più toccante, emersa in uno spazio di transizione tra l’anfiteatro – una monumentale struttura di intrattenimento popolare databile alla seconda metà del I secolo d.
C.
– e la *domus*, è stata una tomba infantile.

Questo ritrovamento, carico di significato simbolico e umano, solleva interrogativi sulle pratiche funerarie dell’epoca e sul rapporto tra la comunità cittadina e i suoi membri più vulnerabili.

La prossimità della tomba, in un’area di confine tra le due strutture, potrebbe indicare una volontà di onorare il defunto in un luogo di passaggio, un punto di contatto tra la sfera pubblica e quella privata.
Federica Zalabra, direttrice del Munda, ha sottolineato come i dati acquisiti stiano progressivamente ridefinendo la cronologia e le dinamiche che hanno plasmato Amiternum, confermando l’importanza di proseguire con ulteriori campagne di scavo.

Le indagini future, orientate a estendere l’area di intervento e a integrare i risultati ottenuti, promettono di restituire un quadro più completo e articolato dei monumenti, offrendo al contempo al pubblico del Parco Archeologico l’opportunità di accedere a un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore.
L’auspicio è che queste scoperte stimolino una maggiore consapevolezza e un rinnovato interesse per la ricca storia romana che ha lasciato un’impronta indelebile nel territorio abruzzese.

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