Laura Sette, ventotto anni, imprenditrice agricola di Pizzoli, nel cuore del cratere aquilano, incarna un legame profondo con la sua terra e con le tradizioni che la plasmano.
La sua nomina a “Dama della Bolla” per la 731ª edizione della Perdonanza Celestiniana, un riconoscimento concesso dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, è la consacrazione di un percorso radicato nell’agricoltura, nell’innovazione sociale e nella resilienza.
L’azienda agricola che Laura gestisce non è solo un’attività economica, ma un vero e proprio laboratorio di comunità.
Oltre alla produzione agricola tradizionale, si dedica infatti a progetti di fattoria didattica, offrendo ai giovani l’opportunità di scoprire le origini del cibo e il ciclo della vita, e a iniziative di pet therapy, sfruttando il potere terapeutico degli animali per supportare persone in difficoltà.
L’apertura di una piccola macelleria rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione del prodotto locale, un anello di congiunzione tra la terra, il lavoro artigianale e il consumo consapevole.
“Qui costruisco il mio futuro,” afferma Laura, esprimendo un senso di appartenenza e una volontà di crescita costante, “Ho ancora molto da imparare, ma lo faccio con il cuore pieno e i piedi ben saldi sulla terra.
“I ricordi d’infanzia sono permeati dall’immagine solenne del corteo storico della Perdonanza, un evento che la giovane ha potuto ammirare per la prima volta all’età di sei anni, accompagnata dalla vicina di casa, in sostituzione della madre, impossibilitata a partecipare.
Questo episodio, come molti altri, sottolinea la capacità di Laura di trasformare le avversità in stimoli per il superamento e la crescita.
La sua visione è chiara: “Fermarsi o lasciarsi sopraffare dal dolore è inutile.
” La Perdonanza, per lei, non è solo una tradizione, ma un patrimonio culturale da custodire e trasmettere.
Nonostante opportunità di lavoro al di fuori del territorio natio, Laura ha scelto di rimanere a Pizzoli, in un abbraccio sentito verso le montagne e le radici che la definiscono.
Ogni animale del suo allevamento possiede un nome, espressione di un rapporto di cura e di rispetto profondo.
La perdita del padre, un evento traumatico, ha segnato la sua vita, ma ha anche contribuito a forgiarne il carattere e la determinazione.
Assumere il ruolo di Dama della Bolla rappresenta per Laura un onore immenso, un’opportunità per veicolare il messaggio universale di perdono emanato da Celestino V.
“Spero che questo messaggio risuoni forte e chiaro,” conclude, “perché il futuro di molti popoli, la loro capacità di ricostruire e di trovare un nuovo equilibrio, dipendono anche dalla forza di questo spirito di perdono e di riconciliazione.
” La sua figura incarna la speranza e la resilienza di un territorio che, nonostante le ferite, continua a guardare al futuro con fiducia e determinazione.