martedì 9 Settembre 2025
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Trentino Sanità: Eccelle nel Monitoraggio dei LEA, Leader Nazionale

Il rapporto di monitoraggio 2023 dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) dipinge un quadro particolarmente positivo per la sanità trentina, collocandola ai vertici delle performance a livello nazionale.
Elaborato dal Ministero della Salute, attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), il documento valuta l’efficacia dell’offerta sanitaria regionale sulla base di un’analisi dettagliata di 88 indicatori, richiedendo un punteggio minimo di 60 per la sufficienza.
Il Trentino non solo supera questo limite in ogni macro-area, ma lo fa con ampi margini, evidenziando un sistema sanitario robusto e ben organizzato.

La performance più brillante si registra nella prevenzione, dove il Trentino condivide il punteggio più alto (98) con il Veneto.

Questo risultato riflette un impegno concreto e una forte adesione da parte della popolazione a programmi di vaccinazione, con una copertura al 100% per i cicli base e il richiamo MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia).

L’eccellenza si estende anche ai controlli sanitari sugli alimenti e sugli animali, essenziali per la tutela della salute pubblica, e alla partecipazione ai programmi di screening oncologici, fondamentali per la diagnosi precoce e il trattamento efficace di patologie gravi.
L’assistenza distrettuale, pilastro fondamentale per la continuità assistenziale, ottiene un punteggio di 83, testimoniando un’organizzazione efficiente e una risposta capillare ai bisogni della comunità.
Particolarmente lodevoli sono i servizi di pediatria territoriale, che garantiscono un supporto essenziale per la prima infanzia, e le cure domiciliari e palliative, che permettono di gestire le patologie croniche e offrire conforto ai pazienti in un ambiente familiare.
La rapidità di intervento dei mezzi di soccorso è un altro elemento di forza, sebbene permangano alcune criticità relative ai tempi di attesa per specifiche prestazioni e agli esiti post-infarto, aree che necessitano di ulteriori interventi di miglioramento.

Sul fronte ospedaliero, il Trentino si distingue con un punteggio complessivo di 97, il più alto tra tutte le regioni italiane.
Questo risultato è il frutto di un approccio centrato sulla qualità e sull’efficacia delle cure, come dimostrato dall’appropriatezza dei ricoveri, dalla capacità di eseguire interventi oncologici in reparti ad alto volume – che favorisce l’accumulo di esperienza e la standardizzazione delle procedure – e dall’autosufficienza nella produzione di emoderivati, cruciale per garantire la disponibilità di farmaci salvavita.
Anche la gestione dei parti cesarei primari, con un tasso del 100%, indica un elevato livello di competenza e attenzione.

Nonostante il quadro complessivamente positivo, il rapporto evidenzia un’area di possibile miglioramento: la mortalità a 30 giorni per ictus ischemico, che si attesta a 78,8, pur rimanendo al di sopra della soglia di sufficienza.
Questa criticità sottolinea l’importanza di investire in protocolli di intervento tempestivi e mirati per ridurre l’impatto di questa patologia devastante.
Il Nuovo Sistema di Garanzia, implementato a partire dal 2020, rappresenta un’evoluzione significativa nel monitoraggio della sanità italiana, fornendo una valutazione più completa e trasparente dell’offerta sanitaria regionale.
Il miglioramento rispetto agli anni precedenti, particolarmente evidente nell’area della prevenzione, testimonia l’impegno continuo del sistema sanitario trentino nel perseguire l’eccellenza e nell’adattarsi alle nuove sfide.

L’efficacia delle cure sul territorio, la copertura completa dei servizi e le performance ospedaliere di alto livello confermano la solidità del modello sanitario trentino, sebbene la gestione dei flussi informativi rimanga un punto critico da affrontare per ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema.

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