Il 18 agosto segnerà una svolta cruciale per Crotone, un giorno atteso da un’intera comunità che ha sopportato per decenni il peso di una eredità tossica: l’inizio della rimozione definitiva di un’enorme quantità di scorie industriali abbandonate in prossimità della costa, un’area che avrebbe dovuto essere sinonimo di bellezza e risorse, ma che è stata invece teatro di un grave errore gestionale.
Questo evento rappresenta non solo un intervento di bonifica, ma un atto di giustizia ambientale e sociale, volto a sanare una ferita che ha profondamente inciso sul territorio e sulla salute dei cittadini.
Si tratta di un’operazione titanica, che coinvolge l’allontanamento di circa 760.000 tonnellate di materiali inquinanti: 400.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi e 360.000 tonnellate di rifiuti pericolosi, escludendo quelli contenenti Tenorm e amianto, sostanze che richiederanno interventi specifici e mirati in fasi successive.
L’operazione, guidata dal commissario straordinario per la bonifica del sito contaminato di interesse nazionale, Cassano, Cerchiara di Calabria, si articola in un complesso processo di caratterizzazione, selezione e omologazione dei materiali, per garantire la corretta gestione e smaltimento in impianti e discariche autorizzate dislocati in diverse regioni italiane.
Le operazioni inizieranno con la rimozione di circa duemila tonnellate di rifiuti non pericolosi, provenienti da aree precedentemente isolate e messe in sicurezza da Eni Rewind Spa.
Questi materiali, classificati come “D15 non Tenorm”, sono stati temporaneamente stoccati in aree private, in attesa di essere processati e trasferiti.
La logistica è impegnativa: si prevede l’impiego di oltre 100 automezzi pesanti, con una media di circa 15 camion giornalieri, un flusso costante che sottolinea l’entità del lavoro da svolgere.
La tutela ambientale e la salvaguardia della salute pubblica sono priorità assolute.
Durante tutte le fasi dell’operazione, saranno implementati controlli rigorosi e costanti, con il supporto attivo dell’Arma dei Carabinieri – Legione Calabria – Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, e con la supervisione dei tecnici di Arpacal.
Questi controlli non si limiteranno alla verifica delle procedure di trasporto e smaltimento, ma anche al monitoraggio continuo della qualità dell’aria e dell’acqua, per prevenire qualsiasi impatto negativo sull’ecosistema circostante.
Il commissario straordinario ha sottolineato che questa iniziativa rappresenta un punto di rottura con il passato, una risposta concreta alla presenza di una discarica abusiva, mai autorizzata dalla Regione Calabria, dove per decenni sono stati depositati rifiuti contenenti sostanze pericolose come metalli pesanti, radionuclidi e amianto.
L’intervento mira a ripristinare un equilibrio ecologico e sociale gravemente compromesso.
L’azione di bonifica non si esaurisce con la rimozione dei rifiuti, ma si proietta verso un futuro di riqualificazione e sviluppo sostenibile.
Le prossime tappe prevedono il completamento della bonifica dell’area fronte mare, la liberazione della città dai Centri di Commercio e Industria (CIC), la restituzione della fruibilità dell’Area Archeologica, della foce dell’Esaro e dell’area marino-portuale, restituendo alla comunità crotonese un territorio sano e un futuro all’insegna della prosperità.
Questo evento simbolico segna l’inizio di una nuova era per Crotone, un percorso di riscatto e rinascita ambientale e sociale.